Gli “Amici del Venerdì” ad Amatrice: un match di solidarietà per i terremotati

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LECCO – Un’esperienza di solidarietà, sport e amicizia che difficilmente i suoi protagonisti dimenticheranno. Lo scorso 23 e 24 settembre gli “Amici del Venerdì”, gruppo di amici uniti dalla passione per il calcio, sono partiti per Amatrice, nel Lazio, dove hanno incontrato la Nazionale Terremotati per un match di pallone giocato allo stadio di Borbona.

L’omaggio degli Amici del Venerdì alla Nazionale Terremotati

 

Le finalità della trasferta non sono però state solamente sportive: durante la due giorni infatti gli “Amici” hanno avuto l’occasione di consegnare i fondi raccolti durante il pranzo annuale, un totale di 2.500 euro versati all’Associazione solidarietà per i terremotati Onlus per aiutare il paese di Amatrice, uno fra i più colpiti e devastati dal sisma dello scorso anno. Proprio la squadra di calcio Nazionale Terremotati si sta impegnando in prima linea per esaltare le problematiche delle persone che hanno subito le perdite umane e materiali del sisma.

In campo

 

Tante le emozioni vissute dal gruppo di amici lecchesi, tra cui Sergio Corgnali, Vigile del Fuoco che ad Amatrice era già stato durante i giorni dell’emergenza. Per gli altri suoi compagni di viaggio è stata invece la prima volta nelle zone terremotate: “Ognuno di noi si è reso conto di quanto devastante può essere la natura – raccontano – passando fra le  macerie che ancora oggi caratterizzano quei luoghi siamo stati invasi da un senso di impotenza. Abbiamo parlato con la gente, conosciuto le loro storie. La natura, in pochi secondi, ha cambiato le loro vite. Ascoltando i loro racconti ci siamo anche stupiti per lo spirito e la dignità con qui queste persone hanno affrontato questo terribile evento”.

Il sindaco di Borbona accoglie gli Amici del Venerdì

 

Giunti nel Lazio i lecchesi sono stati ricevuti dal sindaco e dall’Assessore allo sport di Borbona, Comune che ha ospitato l’evento sportivo. La Nazionale Terremotati è stata omaggiata con una riproduzione della Lucia, tipica imbarcazione del Lago di Como.

“Siamo partiti con uno spirito sportivo, siamo tornati con il  pensiero che si spinge oltre la politica, oltre la burocrazia o l’indifferenza. Vogliamo stringere in un forte abbraccio tutti coloro che sono stati coinvolti nel sisma”.