I commercianti di via A. Visconti: ‘I lavori sul ponte ci penalizzano’

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LECCO – “Una via quasi deserta. Siamo stati completamente tagliati fuori e speriamo che questa soluzione possa essere rivista”. Neppure tre giorni di sperimentazione del senso unico alternato sul Ponte Vecchio (leggi l’articolo) e dei relativi cambiamenti alla viabilità ed ecco che i commercianti della vicina via Azzone Visconti lanciano l’allarme: “per tutta la giornata di sabato non abbiamo visto passare quasi nessuno”. La responsabilità? “È da ricercare nel modo in cui è stata pensata la viabilità”. Questo il punto di vista condiviso da molti dei titolari dei negozi che si susseguono lungo la via cittadina e che a poco più di due giorni dall’inizio della sperimentazione si sono mobilitati per cercare un confronto con Palazzo Bovara, nel tentativo di trovare una nuova soluzione.

Emanuela Lombardini, Luigi Panzeri

“Attualmente è come trovarsi in un labirinto dai sensi unici non molto chiari e che penalizza enormemente via Azzone Visconti – ci spiega Emanuela Lombardini, del negozio di abbigliamento “Lelo” – In tutta la giornata di sabato la strada è rimasta praticamente deserta, complice un nuovo cartello comparso proprio nella mattinata al termine di via Bezzecca e che obbligava a svoltare a sinistra, in direzione di piazza Manzoni. È chiaro che una scelta viabilistica del genere non può fare a meno di penalizzare enormemente la nostra via. Per questo motivo – continua – ho personalmente contattato il Comune di Lecco, che devo dire si è dimostrato molto disponibile: in poco tempo il direttore del settore Lavori Pubblici, l’architetto Antonello Longoni, è arrivato sul posto per un sopralluogo e ci ha assicurato che martedì prossimo tornerà per cercare di pianificare una nuova e migliore viabilità. Confidiamo tutti in quanto ci è stato detto”.

Ma in attesa dei prossimi eventuali sviluppi, di certo i commercianti della via non sembrano smettere di preoccuparsi, soprattutto visto il “calo di presenze – interviene Luigi Panzeri, della Gioielleria Ottica Panzeri – registrato in questi due giorni. Il fatto è che i problemi sono già numerosi, a prescindere dalla sperimentazione in corso: la crisi si sente e molti negozi stanno chiudendo, se aggiungiamo anche quest’ultima questione la situazione diventa davvero complicata. Un tempo la nostra via – prosegue – era la principale strada di accesso al centro di Lecco. Ricordo quando di qui passavano i tram e mi chiedo com’è possibile che negli anni le cose siano cambiate così tanto, arrivando a rendere via Azzone Visconti tanto marginale e penso che, anziché rendere questo tratto ancora più desolato, bisognerebbe provare a rilanciarlo. Sono contento – aggiunge – che dal Comune siano arrivate delle rassicurazioni: è già un passo in avanti. Ora staremo a vedere”.

Paola Vargiu

Concorde con i colleghi dei negozi vicini anche Paola Vargiu, del Caffè Astoria: “forse non hanno capito come mettere la segnaletica, fatto sta che per tutto il week-end di qui non è passato nessuno. Per chi ha un’attività come la mia, che vive sul passaggio di persone, questo è un dramma. Senza contare, poi, i disagi che vivono anche i residenti di questa zona, che per uscire da Lecco devono attraversare la città pur avendo il ponte a pochi metri. Questa via – continua – è per sua natura una strada in uscita, che permette di lasciare il centro e, attraverso il ponte, Lecco. Se rimane il vincolo di svolta a sinistra per chi, percorsa tutta la via, raggiunge la rotonda del ponte, chi potrà mai avere interesse a passare di qui? Capiamo la necessità dei lavori, però bisognerebbe ripensare alla segnaletica e alla viabilità. Sarebbe il caso, poi, di iniziare a prendere in considerazione anche tutti i problemi che da tempo ci penalizzano come, per fare degli esempi, la mancanza di un parchimetro per il posteggio o le biciclette che costantemente sfrecciano sui marciapiedi”.

Nicola Frigerio

Un po’ fuori dal coro, poi, le voci di Daniela Compagnoni di “CD Gioielli” e di Nicola Frigerio di “Officina Fantastica”, i quali nel corso del fine settimana non sembrano aver notato un calo così drastico di clienti. “Il vero problema non sono i lavori sul ponte – spiega la prima dei due – bensì il fatto che la nostra via non viene minimamente presa in considerazione: mai un’iniziativa che faccia girare un po’ di persone. È su questo che bisognerebbe riflettere”. “Sarà per il tipo di prodotto che vendo – aggiunge Frigerio – ma in genere chi viene da me è perché vuole farlo: quasi mai si tratta di gente di passaggio. In quest’ottica non credo che il mio negozio risentirà particolarmente di questo cambiamento della viabilità, nonostante, come residente, ritengo ci siano comunque – conclude – degli aspetti da rivedere”.

 

 

Ponte Azzone Visconti, senso alternato