Ladri e truffatori, CC: come difendere casa e i propri averi

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LECCO – Luci accese ai piani superiori, blocchi alle serrante, porte d’ingresso blindate, no alle chiavi sotto lo zerbino e se abitate in zone isolate un bel cane da guardia non è certo un’idea da scartare: sono alcuni dei consigli raccolti in un opuscolo sulla sicurezza inviato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecco, guidato dal tenente colonnello Marco Riscaldati, a tutte le Amministrazioni Comunali del territorio; un vademecum con i principali accorgimenti per proteggere le proprie abitazioni dai ladri e proteggere se stessi da truffatori e malintenzionati.

“Le Forze dell’Ordine profondono ogni sforzo per la tutela della collettività e garantire la sicurezza. Ma non vi può essere il presidio di un carabiniere o di un poliziotto presso ogni abitazione o bene. Un aiuto può e deve giungere anche dalla cittadinanza che, con pochi accorgimenti, può contribuire a rendere più sicuro il territorio in sinergia e collaborando con le Forze dell’Ordine” ha spiegato il comandate Riscaldati.

Riscaldati ha poi ricordato l’introduzione già dallo scorso ottobre del numero unico per le emergenze (112), che fa capo alla centrale operativa di Varese incaricata di smistare le chiamate dei cittadini agli organi competenti sul territorio, che siano operatori di polizia, vigili del fuoco oppure i soccorritori del 118.

Fortuna/sfortuna ha voluto che il 112 corrispondesse al numero telefonico da sempre associato alle chiamate d’emergenza verso i Carabinieri: “Questo ha creato qualche confusione e la nostra impressione è che il cittadino sia rimasto un po’ spaesato dal cambiamento – ha spiegato il comandante – per questo abbiamo ritenuto fondamentale ribadire, anche nella premessa all’opuscolo, questa importante novità”.

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