Lecco perderà i pompieri? Una lettera dai “familiari dei vvf”

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Stazione Vigili del Fuoco Lecco

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione e firmata “I familiari dei Vigili del Fuoco di Lecco”. Una missiva in cui vengono sottolineati i timori per la vicenda legata alla realizzazione della nuova caserma, la possibilità di un accorpamento con il Comando di Monza o Como.

La lettera non sarebbe un’iniziativa del sindacato interno dei pompieri e non è firmata con nome e cognome degli scriventi.

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“Gentile Direttore

siamo le mogli e i familiari dei vigili del fuoco di Lecco, vi scriviamo, anche a seguito delle notizie comparse sui media alcuni giorni fa, perché le grandi difficoltà sulla caserma e sul lavoro dei pompieri lecchesi, trapelate nella stampa locale, sono solo la punta di un grande iceberg. Inoltre leggere le polemiche sulle giostre ci ha ferito. Ci sono parse strumentali e acuite dal silenzio a cui sono tenuti i servitori dello Stato, che sono servitori dei cittadini.

Vale quindi la pena di stracciare il velo sulle condizioni di lavoro in cui sono costretti i vigili del fuoco di Lecco, perché presto le conseguenze potrebbero uscire dalle anguste mura delle loro sedi.

Nessuno sa che Lecco sta per perdere i vigili del fuoco, sicuramente gli uffici mentre la caserma potrebbe essere ridimensionata a distaccamento con appena due o tre mezzi utili alle emergenze.

Non aver mai provveduto in vent’anni a costruire una sede moderna e adatta alle numerose attività di un presidio provinciale sta portando a questo.

A Monza infatti esiste un edificio nuovo, di proprietà del Ministero dell’Interno, vuoto. Grazie alla “spending Review”, il Ministero dell’interno deve ridurre tutte le spese per le locazioni passive. Questo comporta che, con ottima probabilità, entro fine anno i vigili del fuoco potrebbero essere trasferiti fors’anche a Como. Dal punto di vista amministrativo, questo significa che, per ricevere una copia di una relazione di intervento, per la gestione di una pratica di prevenzione incendi, l’utente dovrà recarsi in altra provincia.

Davanti all’impossibilità di ottenere una sede decorosa a Lecco e di fronte ai costi delle locazioni (140mila euro all’anno) l’intenzione è di provvedere in tal senso entro la fine dell’anno. Per la sede degli uffici di proprietà del Fondo Pensioni Cariplo vengono sborsati 80.000 euro, mentre per la caserma la Provincia riceve 60.000 euro pubblici che potrebbero essere risparmiati se si costruisse la sede sull’area di proprietà disponibile.

Se poi vogliamo restare in termini di spending review, l’attuale situazione vede due sedi: quella operativa al Bione dista quasi due chilometri dagli uffici amministrativi, cosa che comporta numerosi spostamenti quotidiani dei funzionari nel traffico cittadino, con relativo spreco di denaro dei contribuenti in carburante e manutenzione delle vetture.

Si tenga conto, inoltre, che la ‘mensa’ si trova al Bione; tra andata e ritorno possiamo calcolare 6 chilometri al giorno di percorrenze: dalla caserma agli uffici al mattino, poi a pranzo di nuovo in caserma, nel pomeriggio la trafila si ripete. E’ possibile evitarla? Assolutamente no. L’auto propria è esclusa come pure l’andare a piedi. I funzionari tecnici, infatti, devono essere sempre a disposizione con le attrezzature necessarie, pronti a partire in qualsiasi momento l’emergenza si presenti. Insomma se usassero la propria auto verrebbero considerati fuori sede, in orario di servizio.

Ma rimaniamo nel campo economico: due sedi rappresentano pure la duplicazione di costi come le spese di condominio, quelle dei rifiuti e le spese di riscaldamento che sono ovviamente doppie, le bollette, le forniture del telefono, ADSL, le sale CED (ogni sala server costa molti milioni di euro), il tutto a discapito dei cittadini.

Se il Ministero risparmierà, non i cittadini che in caso di trasferimento a Monza subirebbero un notevole aggravio di spesa, dovuto alla distanza, come in caso di un sopralluogo di verifica a Colico o in Valsassina.

Per il momento ci fermiamo qui sperando di trovare ospitalità nel Suo giornale e ringraziandoLa per l’attenzione che ci offre.

(Lettera firmata)
I familiari dei vigili del fuoco di Lecco