Lettera: “Futuri parlamentari, ricordatevi dell’acqua pubblica”

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LECCO – “Vuoi diventare parlamentare? Vuoi partecipare alle elezioni come candidato? Cara/o futura/o parlamentare: Attenta/o a non scivolare sull’acqua !!!!”

E’ l’appello lanciato dal Comitato Lecchese per l’Acqua Pubblica e i Beni Comuni indirizzato ai candidati delle Primarie di Pd e Sel in lista per il Parlamento. Il Comitato chiede loro quale posizione assumeranno riguardo all’acqua pubblica, alle prossime scelte che coinvolgeranno il territorio lecchese.

Ecco il testo integrale della lettera:

“Domani 29 dicembre – oggi (ndr) – ti presenterai per ricevere l’indicazione  delle primarie.

Noi del Comitato siamo un po’ in ritardo ma ti vogliamo rivolgere un appello per il quale hai  ancora il tempo per rispondere.

C’è stato un Referendum sull’acqua!

Da che parte stai?

Dalla parte dei SI che vogliono l’acqua rigorosamente ed effettivamente pubblica oppure dalla parte di chi con ogni raggiro e sotterfugio la vuole dare in mano ai privati?!

Lo sai che anche a Lecco si è scelta la seconda strada?!

Esprimi la tua contrarietà  a questa scelta facendo sapere pubblicamente e con ogni mezzo la tua tempestiva presa di posizione.

Sei ancora in tempo. E tale scelta ti potrebbe avvantaggiare e venire incontro al tuo desiderio.

Devi solo far sapere se:

1) sei favorevole alla decisione di una Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico, come forma ottimale di gestione del Sistema Idrico Integrato perché è la modalità massimamente coerente con il risultato referendario

2) sei contrario che una minoranza di Sindaci lecchesi  (33 su 90) abbia deliberato di fingere di decidere per una FALSA società (di diritto privato) dovendo optare nelle riunione decisiva del 31 gennaio per  Lario Reti Holding e la sua società operativa Idroservice oppure per Idrolario che al momento non ha ancora le piene caratteristiche dell’in house.

Chiedi in ogni caso:

-che il 31 gennaio non si voterà nessun affidamento fino a quando la stragrande maggioranza dei Sindaci lecchesi non avranno ascoltato i loro cittadini e i loro Consigli Comunali

-che venga ripensata l’esclusione dell’affidamento a una Azienda Speciale perché tale decisione, gravissima e fondamentale, è avvenuta in assenza di una maggioranza qualificata, di sindaci e di peso rappresentativo,  che è assolutamente necessaria, almeno moralmente, e in assenza di regole formali,   quando si è in presenza di decisioni di tale portata”.