LECCO – L’ex pizzeria Giglio è pronta per la sua nuova vita, sabato 21 marzo aprirà i battenti come centro di ritrovo per gli anziani di Lecco e, in particolar modo, per quelli residenti nel quartiere di Pescarenico.
Confiscata alla criminalità organizzata, l’ex pizzeria di via Ghislanzoni è stata presa in carico dal Comune di Lecco che ha pensato a un progetto di ristrutturazione e a regalarle un nuovo fine sociale. Nel 2013, però, durante i lavori, sono emersi alcuni ritrovamenti di rilevanza artistica e archeologica, tra cui i resti di tre scheletri umani, che hanno reso necessario l’intervento della Sovrintendenza e hanno aumentato sia i costi del progetto che i tempi di realizzazione del restauro.
Nel 2011 il preventivo dei costi del progetto si aggirava intorno alle 400 mila euro (comprese le 53 mila euro necessarie ai lavori nell’appartamento di via Adamello), con il finanziamento diviso tra la Fondazione Cariplo (200 mila euro), il Comune di Lecco (150 mila euro) e il Consorzio Consolida (50 mila euro). A seguito dei ritrovamenti archeologici, il preventivo dei costi riguardanti la sola pizzeria Giglio sono lievitati fino a 485 mila euro, il Comune di Lecco ha deciso di aumentare l’investimento di 130 mila euro e il Consorzio Consolida si è offerto di dare un contributo aggiuntivo fino alla totale copertura dei costi.
Posizionati i nuovi arredamenti, l’ex pizzeria sarà pronta per sabato 21 marzo per l’inaugurazione e diventerà a tutti gli effetti il nuovo centro di ritrovo per gli anziani.
“Sulla pizzeria Giglio, così come accade spesso per i beni confiscati alla criminalità organizzata, vi erano ipoteche – spiega il sindaco Virginio Brivio – ma grazie al lavoro fatto con il Consorzio Consolida le banche hanno deciso di rinunciarvi. I ritrovamenti archeologici, poi, hanno richiesto l’intervento di due Sovrintendenze e hanno dilungato i lavori e fatto lievitare i costi, ma si sono rivelate una risorsa aggiuntiva per questo luogo”.
“Il restauro della pizzeria Giglio è stata un’operazione complicata – aggiunge Gabriele Marinoni, presidente del Consorzio Consolida – avevamo un forte desiderio di portare a termine il progetto e i ritrovamenti hanno causato qualche tensione all’inizio, ma sono stati una grande risorsa. Quello che è accaduto durante questi restauri è uno spaccato di ciò che accade in Italia quando si mette mano a immobili di questo tipo”.
Per studiare, conservare e valorizzare i ritrovamenti di interesse archeologico dell’ex pizzeria Giglio sono intervenute la Sovrintendenza ai beni archeologici e quella ai beni architettonici e paesaggistici, dunque, il funzionario Chiara Rostagno ha diretto gli interventi di restauro: “Abbiamo agito con l’idea di conservare il più possibile e di valorizzare i ritrovamenti che raccontano la storia di questo luogo. Ogni traccia mostra uno spaccato interessante e impensabile prima di questi interventi”.
I locali saranno dunque a disposizione degli anziani, specialmente per quelli residenti a Pescarenico, Beatrice Civillini, educatrice professionale referente del progetto per il Comune di Lecco, spiega quale sarà la nuova vita del Giglio: “Abbiamo deciso volutamente di non chiamare questo luogo centro diurno per anziani, perché il nostro è un progetto più dinamico. Questo non sarà un luogo chiuso, ma vi sarà apertura verso la cittadinanza e per gli scambi intergenerazionali, qui gli anziani saranno coinvolti con modalità partecipata”.
Sabato 21 marzo, quindi, è prevista l’inaugurazione del nuovo Giglio a cui seguirà una settimana di eventi per far conoscere la nuova faccia dell’ex pizzeria e per mostrare come prenderà forma il progetto rivolto agli anziani.
Ecco alcune immagini dell’ex pizzeria Giglio dopo i lavori di restauro: