Liberi dalle Mafie: la casa di via Adamello ospita una famiglia

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Il consigliere Ivano Donato

LECCO – Due strutture confiscate alla mafia. La prima, quella di via Adamello a San Giovanni, consegnata a una famiglia di origine marocchina in stato di housing sociale, la seconda l’ex pizzeria del Giglio che tra qualche mese verrà riconsegnata alla città.

La presentazione del primo passo del progetto “Liberi dalle Mafie” è stato presentato giovedì mattina dai principali protagonisti dell’operazione: il Comune di Lecco rappresentato dall’assessore ai servizi alla persona Ivano Donato, la Fondazione Cariplo con il suo rappresentante Mario Romano Negri e il Consorzio Consolida con il presidente Gabriele Marinoni.

L’assessore Donato ha sottolineato la doppia valenza di questa operazione “da una parte il suo valore sociale, dall’altra l’attenzione e la sensibilità della società a questa tematica. Quando infatti in Consiglio comunale è stato trattato e discusso l’argomento la condivisione è stata unanime, sia della maggioranza che della minoranza”.

Un ruolo importante dal punto di vista finanziario lo ha svolto la Fondazione Cariplo, Negri, quando il progetto gli fu presentato nel 2010, non esitò a presentarlo e stanziare nell’arco di un paio di mesi i 200. 000 euro necessari a portare a compimento l’operazione. E se il Comune ha fatto la sua parte e così anche la Cariplo, Consolida ha seguito la parte di progettualità sociale “siamo stati partner nella costruzione di un programma di housing sociale, promuovere l’inserimento sociale di adulti in stato di disagio”, ha spiegato Marinoni.

Una cordata che nel giro di un paio di anni sta restituendo, e in parte già lo ha fatto, locali a un uso positivo.

L’appartamento presentato ufficialmente giovedì è ospitato da una famgilia composta dai genitori e tre bambini. Un appartamento grande che

sarà abitato per un anno circa, questo il tempo previsto dal regime di housing sociale. Un tempo giudicato ragionevole per consentire alla famiglia di riassestarsi e trovare un proprio cammino. In questi mesi verrà anche previsto un contributo, perché la famiglia stessa sia corresponsabilizzata nel progetto.

La casa di via Adamello è stata intitolata a un uomo simbolo della mafia, Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso dalla mano criminale il 9 settembre 2010. Una targa all’ingresso della struttura ne porta il ricordo. Mentre, il 21 marzo, nella giornata della memoria di tutte le vittime della mafia, ci sarà la consegna ufficiale dell’appartamento. In questa giornata saranno presenti autorità del Comune di Pollica e della Fondazione Vassallo. Prevista anche un’intitolazione per la ex pizzeria Giglio, ma il nome per ora è segreto.

E, a proposito della ex pizzeria, i lavori di sistemazione dovrebbero interessare tutto il periodo estivo e parte di quello invernale, per concludersi probabilmente nei primi mesi del 2013.