Malavedo festeggia S. Antonio Abate: benedetti gli animali

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LECCO – Cani, gatti, galline, cavalli e pure un pesce rosso, insieme ai loro padroncini, tutti di fronte alla chiesa di Malavedo per ricevere la benedizione per la festa di S. Antonio Abate: una tradizione che i parrocchiani del rione lecchese hanno preservato fino ad oggi e che domenica, giorno della ricorrenza del santo, ha trovato una calorosa adesione tra i fedeli.

Nato in Egitto intorno alla metà del terzo secolo, San Antonio Abate è considerato il fondatore del monachesimo cristiano e protettore degli animali domestici.

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Nella chiesa lecchese è conservata una reliquia del santo esposta proprio in occasione del 17 gennaio e con la quale don Emilio Colombo, responsabile della comunità pastorale, ha benedetto i presenti alla celebrazione della santa messa, prima di consacrare il bestiame. Al termine della celebrazione sono state distribuite le mele di San Antonio e offerto un rinfresco ai fedeli, con dolci e the caldo.

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Gli animali sono un dono che Dio ci ha fatto per affiancarci nelle fatiche quotidiane, un dono di cui dobbiamo avere cura – ha sottolineato il parroco – Il monachesimo, espressione dell’esempio del santo, ha come capisaldi la preghiera e il lavoro, per questo vorrei chiedere a S. Antonio la grazia del lavoro per i nostri giovani che oggi faticano a trovare un impiego”.

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