MANDELLO – L’iniziativa è dell’associazione culturale “I amiis del dialett” di Mandello, che per l’occasione può avvalersi della collaborazione della parrocchia di Crebbio e dell’Ensemble femminile “Cum corde” di Galbiate. Per tutti, l’appuntamento è per domenica prossima, 21 aprile, quando andrà in scena la “Festa di San Giorgio”.
Il programma si aprirà alle ore 15 con un’elevazione musicale dell’Ensemble femminile “Cum corde” diretto da Anna Fruet. Alle 16 visita guidata della bella chiesa di San Giorgio a cura di Francesco Betti e, a seguire, merenda. La partecipazione alla festa è libera a tutti
La chiesa di San Giorgio è di probabile fondazione altomedievale e la tradizione l’ha sempre considerata come la chiesa di Crebbio, attuale frazione del Comune di Abbadia Lariana, e come tale mantenne per secoli la funzione cimiteriale. La struttura a capanna, con belle capriate lignee a vista, nelle murature e nelle monofore appartiene al secolo XIII, l’ampio arco trionfale a ogiva e il presbiterio a volta con costoloni rappresentano un adattamento dei primi decenni del Quattrocento. Si tratta di un’architettura molto essenziale che si rintraccia lungo tutta la riviera del lago nei tempietti medievali. Rende particolarmente incantevole l’ambiente l’ampio apparato decorativo ad affresco con il Giudizio universale.
Il gruppo corale “Cum Corde” di Galbiate nasce nell’ottobre del 2006 dall’iniziativa di Anna Fruet e del suo maestro Francesco Sacchi di dar vita a un ensemble femminile. L’idea trova la sua realizzazione nell’incontro di alcune persone con il medesimo desiderio di conoscere la musica attraverso la voce e il canto corale. Coriste per diletto, con la serietà e l’impegno che richiede l’approccio alla vocalità. La ricerca del gusto espressivo, la fusione delle voci non solo come puro fatto tecnico è il risultato di uno stesso grande cuore: “Cum corde”.
La scelta del repertorio investe stili e espressioni musicali che comprendono momenti diversi della storia della musica perché la voce possa esprimere tutta la sua bellezza e completezza. Molte pagine, nate con destinazione strumentale, sono state elaborate per le esecuzioni vocali di cui l’ensemble è interprete. Il repertorio comprende composizioni sacre soprattutto del periodo medievale e rinascimentale, musica di origine celtica, leggera e jazz.