ABBADIA LARIANA – Proposta dal gruppo “Tracce multiculturali”, è stata denominata “Serata di restituzione” e fa seguito alle iniziative del progetto “Racconti di movimento”. Si terrà sabato 26 novembre, alle ore 21, presso la sala civica “Don Carlo Gnocchi” di Abbadia Lariana.
Il progetto, configuratosi in una serie di laboratori artistici per bambini, ha coinvolto realtà che da anni operano a favore dell’integrazione culturale. La serata darà dunque risalto a quelle stesse associazioni e alle istituzioni che hanno consentito il nascere e lo svolgersi di questa esperienza e sarà l’occasione per mostrare alla cittadinanza il risultato delle attività svolte.
Domenica 27, invece, alle ore 17.30 sarà inaugurata la mostra – aperta fino al 4 dicembre nella sala espositiva del “Torchio” a Somana di Mandello – che proporrà una serie di “creazioni” realizzate dai bambini e dai ragazzi che hanno partecipato ai laboratori.
Filo conduttore dell’iniziativa è la migrazione, tema d’attualità che diventa storia se guardato con l’occhio del ricercatore e che il gruppo “Tracce multiculturali” ha voluto far diventare esperienza artistica.
Alice Nicoliello, Anna Ariasi e Raffaella Maria Iorio, coadiuvate dagli enti locali e potendo contare sulla collaborazione di esperti artigiani, hanno trasformato le storie dei migranti di Mandello e Abbadia Lariana in manufatti artistici.
La popolazione è stata coinvolta con interviste documentate, integrate da ricerche presso l’Archivio comunale della memoria locale di Mandello.
A partire da queste testimonianze il gruppo “Tracce multiculturali” ha proposto un workshop che ha coinvolto bambini e ragazzi in età scolare, tenuto dai maestri stampatori di “Else Edizioni”, allo scopo di produrre tavole che illustrassero le storie dei migranti.
Arte e educazione, storia e attualità, incontro di culture e integrazione: questi, in sintesi, le motivazioni e gli obiettivi del progetto.
Insegnante di scuola dell’infanzia, diplomata al Liceo classico “Manzoni” di Lecco e laureanda in Scienze della formazione primaria presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, Anna Ariasi ha avuto esperienze in ambito educativo e progettuale con bambini e si propone di coniugare l’interesse per la didattica disciplinare e per le arti, in particolar modo il teatro, con la pratica laboratoriale con i più piccoli.
Raffaella Maria Iorio, storica dell’arte con vocazione alla divulgazione, si è diplomata al Liceo artistico “Medardo Rosso” di Lecco e laureata presso l’Università degli Studi di Milano. Cerca di coniugare la passione per l’arte e per la manualità con l’educazione. Ha collaborato con il Museo delle culture di Milano, con il Museo dei popoli e delle culture sempre del capoluogo lombardo e si interessa di arte extraeuropea.
Alice Nicoliello, laureata in Storia e critica dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano, collabora con alcuni musei lombardi. Si interessa principalmente di storia dell’arte, storia della stampa e dell’incisione e di didattica museale. Gestisce laboratori creativi per bambini volti alla divulgazione e alla comprensione della storia dell’arte.
Il progetto “Racconti di movimento” era stato presentato al bando “Giovani idee” indetto dalla Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera nell’ambito distrettuale di Bellano, in rete con il progetto “Workstation”.
Obiettivo era affrontare, attraverso l’arte e il racconto, tematiche d’attualità e di interesse territoriale relative ai fenomeni dell’emigrazione e dell’immigrazione, al fine di contribuire positivamente all’incontro tra culture diverse e, nel contempo, favorire il recupero e la conservazione di testimonianze di esperienze dirette, in quanto parte integrante della storia della comunità locale.
“Con questo progetto – spiegano Ariasi, Iorio e Nicoliello – si intende quindi favorire l’integrazione tra gli immigrati e la popolazione residente, creando un parallelo tra la passata emigrazione degli italiani e l’attuale fenomeno dell’immigrazione”.
La realizzazione del progetto prevedeva varie attività: per cominciare, la ricerca di materiale e la raccolta di testimonianze orali e scritte di esperienze di emigrazione della popolazione locale e di immigrazione da parte di persone attualmente residenti sul territorio, poi la presentazione ai bambini (a partire dai 6 anni) e alle famiglie dei risultati attraverso letture, testimonianze e piccoli laboratori artistico-creativi rivolti alla riflessione e alla rielaborazione personale di quanto appreso.
Rientravano altresì nel progetto la realizzazione di un laboratorio di serigrafia per bambini in collaborazione con “Else Edizioni” di Roma, da anni attiva sul tema dell’integrazione culturale, e l’organizzazione di un workshop (per ragazzi e adulti) su questa tecnica artistica.