LECCO – “L’obiettivo a breve termine è quello di completare gli interventi definitivi e ripristinare la viabilità, il cantiere continuerà a lavorare nel sottosuolo, ma senza più creare disagi in superficie”.
Il consigliere provinciale Rocco Cardamone spiega gli ultimi sviluppi riguardo al cantiere a Chiuso della nuova Lecco-Bergamo, all’indomani dell’incontro avuto con l’impresa Salini, esecutrice dei lavori che prevedono la realizzazione del tunnel attraverso il quale bypassare il traffico veicolare dalle strade ordinarie di Vercurago e Calolzio. Il delegato della Provincia martedì si è confrontato con Simon Pietro Salini, fratello dell’imprenditore Claudio Salini, morto tragicamente in un incidente stradale lo scorso agosto.
“E’ stata l’occasione per ritessere i rapporti con l’azienda che si è detta ben organizzata e i lavori di fatto procedono – sottolinea Cardamone – Questa primavera, prima dell’estate, contiamo di iniziare gli scavi per la galleria, verrà inoltre realizzata una cabina di ventilazione a Vercurago, per la quale è già iniziato l’intervento di disboscamento”.
Per quanto riguarda la copertura finanziaria, al momento non sono previste criticità se non una, spiega l’assessore: “Saranno da recuperare circa 16-18 milioni di euro relativi al costo dell’accordo bonario, all’extra costo del conferimento delle terre di scavo per quale era stata inizialmente designata la cava Mossini, poi invece portate alla cava Rio Gambaione Bulciago, con una maggiorazione di costi di contenimento e chilometrici. Per ottenere questi finanziamenti ci attiveremo presso le istituzioni regionali e nazionali”.

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