Politica contro gioco d’azzardo? Codurelli: “PD fa la sua parte”

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – La lettera attraverso la quale Corrado Valsecchi, il portavoce di Appello per Lecco, ha denunciato il continuo spuntare di sale da gioco e slot-machine per il capoluogo manzoniano ha aperto il dibattito su questo tema, con il seguente intervento di Duccio Facchini da Qui Lecco Libera (vedi articolo) e le successive precisazioni del questore Fabrizio Bocci (vedi articolo).

Nella missiva, da noi pubblicata nella giornata di giovedì, Valsecchi ha chiesto alla politica di dare “battaglia in Parlamento per cambiare la legge”. Su ciò è giunta la pronta risposta dell’onorevole lecchese del Pd, Lucia Codurelli, che ha voluto  rivendicare gli sforzi fatti fin ora in questa direzione.
Caro Corrado,

nel tuo scritto di ieri chiedevi ai Parlamentari del territorio lecchese di attivarsi per modificare la legge che regolamenta l’apertura di sale da gioco, un problema che ormai da molto tempo sta prendendo piede anche nella nostra Provincia.

La sottoscritta già nello scorso marzo ha sottoscritto una proposta di legge (la n.5048, ti invito a consultare il mio sito dove troverai tutti i riferimenti del lavoro svolto fino ad ora a questo proposito) contro il gioco d’azzardo e la ludopatia, a prima firma Garavini, che prevede l’inserimento della ludopatia tra le malattie per le quali e’ previsto l’intervento della sanità pubblica, concede ai sindaci la facoltà di vietare l’apertura di sale da gioco in luoghi sensibili, e consente di controllare meglio la liquidità mobilitata.

Con questa proposta ci proponiamo di arginare un fenomeno divenuto oramai una vera e propria piaga sociale che interessa trasversalmente tutte le fasce della popolazione attraverso alcune misure come il divieto assoluto di pubblicità, l’obbligo di tessera sanitaria o codice fiscale per accesso alle slot a tutela dei minori, l’istituzione di un osservatorio nazionale per monitorare il fenomeno e meccanismi finalizzati alla tracciabilità del denaro derivante dalla vincite

Unitamente è stata avviata su richiesta del PD un’indagine conoscitiva, terminata il mese scorso, per approfondire i numeri e i risvolti sociali e sanitari della piaga del gioco d’azzardo e che ha purtroppo confermato quanto ci si aspettava : il fenomeno è in nettissimo aumento nel 2011 sono stati raggiunti gli 80 miliardi di euro con un incremento del 25,7% rispetto all’anno precedente e la spesa procapite supera i 1200 euro l’anno se si contano anche i neonati.

Nel frattempo occorre riconoscere che il Ministro Balduzzi ha avuto il merito di iniziare ad affrontare questo dramma nel decreto Sanità del 5 settembre scorso, che non è ancora all’esame delle Camere, tentando di porre un po’ d’ordine a una legislazione piegata negli anni scorsi alla deregolamentazione più assoluta, anche se a mio parere la stesura finale è ancora troppo “morbida”, considerando le indicazioni emerse proprio dai risultati dell’indagine conoscitiva.

Il Decreto riconosce il gioco d’azzardo patologico come malattia, peraltro già riconosciuta a livello internazionale, un passaggio legislativo importante che consentirà ai Sert di prendere in carico le persone affette da questa dipendenza.

Un passo avanti, ma certo è necessario agire con più coraggio e con tempi più brevi.

Quando il Decreto su questo tema arriverà in parlamento, come PD faremo la nostra parte visto che le proposte le abbiamo

Lucia Codurelli