Poste, la Cisl: “Cancellati 50 posti di lavoro”, presidio in Prefettura

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Poste_sit in protesta_marzo2015 (9)LECCO – “In Provincia di Lecco, sono stati di fatto cancellati 50 posti di lavoro nel settore di recapito, gettandolo nel caos organizzativo più assoluto, peggiorando il servizio alla cittadinanza”.

E’ l’ennesima denuncia del sindacato dei lavoratori delle Poste della Cisl all’indomani dello sciopero lombardo che ha registrato un’adesione dell’80 % che ha visto manifestare in piazza più di 3000 lavoratori. La vertenza, spiegano dalla Cisl, continua e si allarga alle altre Regioni assumendo una dimensione nazionale.

“I lavoratori sono privi di strumenti e mezzi, oberati di giacenze e privi di programmi di sviluppo a lungo termine – spiega il sindacato – Nell’accordo nazionale del 25 Settembre 2015 l’Azienda assicurava la permanenza di tutta la forza lavoro in essere in ogni Centro prima della riorganizzazione per un mese, al fine di aiutare la prima fase di implementazione, ma così non è stato e la gran parte dei CTD non sono stati riconfermati quando il contratto è scaduto”.

“La sportelleria vive ancora una grave e sempre crescente carenza di personale e di organizzazione, che non riesce a garantire serenità lavorativa ed un servizio efficiente sempre sotto la scure di possibili ulteriori tagli e chiusure di uffici, nonostante le recenti deliberazioni dei TAR”.
Per questo motivo il sindacato ha chiesto e ottenuto un incontro col prefetto, venerdì 8 luglio e in quell’occasione i lavoratori manifesteranno con un presidio di fronte alla Prefettura, dalle 16.30 alle 18 in corso Promessi Sposi.

“Per rivendicare il diritto a lavorare sereni, offrendo servizi di qualità, in un’azienda unica”.