Presidio di solidarietà ai migranti: “Serve parità di diritti”

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LECCO – “I migranti devono godere degli stessi diritti dei cittadini italiani”. E’ questo il punto fondamentale su cui ruota la festa Nazionale dei migranti, istituita per il primo marzo.

Anche a Lecco si sono organizzate iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sulla condizione degli immigrati: nel tardo pomeriggio di sabato, nonostante la pioggia incessante, in piazza Diaz si si è svolto un presidio che ha anticipato la festa etnica andata in scena in serata all’Officina della Musica.

Guerrino Donegà, responsabile delle politiche in tema di immigrazione per Cgil, ha aperto il presidio con un quesito “Cosa faremmo senza i migranti?”, invitando le decine di persone presenti a riflettere sul fatto che senza gli stranieri ci troveremmo sprovvisti di una forza lavoro importante che in alcuni settori, come ad esempio per i servizi di cura familiari, è diventata essenziale.

Presidio Migranti - 1 marzo“Ci sono ancora discriminazioni e limitazioni di diritti specialmente in fatto di cittadinanza – ha spiegato Donegà – per questo oggi vogliamo portare all’attenzione alcune rivendicazioni: molti ragazzi che sono nati in Italia e frequentano le nostre scuole ormai non conoscono nemmeno il Paese d’origine dei genitori, vivono a fianco dei loro coetanei italiani, ma non hanno la loro stessa cittadinanza e per potersi dire Italiani a tutti gli effetti devono aspettare di compiere la maggiore età”. “Un’altra giusta conquista poi – ha proseguito – sarebbe il voto per le elezioni amministrative dato che gli immigrati pagano le tasse come gli altri cittadini, dovrebbero avere il diritto di scegliere gli amministratori locali”.

Il comune di Lecco, come ha spiegato il vicesindaco Vittorio Campione, “ha istituito la commissione Pari Opportunità per cercare di pareggiare i diritti tra i cittadini italiani e quelli provenienti da altri Paesi”, commissione che si sta muovendo per istituire la cittadinanza civile per i figli di immigrati nati nel nostro comune. “Gli immigrati devono poter godere degli stessi diritti degli Italiani, né più né meno – ha dichiarato Campione – la cittadinanza civica sarebbe un atto simbolico molto importante in attesa di provvedimenti nazionali per dire no a ogni sorta di discriminazione e forma di sfruttamento”.

Discriminazioni ancora presenti e un tema delicato quello della cittadinanza civica, che anche a Lecco potrebbe far nascere lo scontro politico: “Durante la commissione delle Pari Opportunità – ha rivelato Virginia Isilda Armando, presidente di Anolf Lecco – un esponente della Lega, appoggiato da altri presenti, ha giurato di darci battaglia quando la proposta di cittadinanza civica verrà portata in consiglio comunale”.

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