Riconoscere la fauna dei Piani Resinelli, la lezione della dottoressa Mogavero

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PIANI RESINELLI – Nel corso dell’incontro al Centro Servizi Miniere ai Piani dei Resinelli, organizzato sabato dalla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, la dottoressa Francesca Mogavero, curatrice dell’allestimento della sala dedicata alla fauna all’interno della Casa Museo di Villa Gerosa, ha coinvolto i presenti facendogli conoscere e riconoscere la ricchezza faunistica che caratterizza il Parco Valentino e i suoi dintorni in maniera divertente.

Per questo motivo, sono state scelte alcune fra le specie più facili da avvistare anche da parte dei non esperti. Molta attenzione è stata dedicata ai segni di presenza lasciati da questi animali (orme, fatte, resti di pasto…), offrendo la possibilità di osservare e manipolare numerosi reperti naturali.

Ad esempio le particolari penne della coda del picchio rosso maggiore, le corna (palchi) che il maschio di capriolo rinnova ogni anno, i rami rosicchiati dalla lepre, le pigne mangiucchiate dagli scoiattoli e le diverse fatte di carnivori come volpe e faina.

“Perciò – ha spiegato la dottoressa Mogavero – nelle prossime passeggiate che farete all’interno del Parco Valentino prestate più attenzione a ciò che vi circonda, potreste comodamente vedere un picchio, una lepre, una faina, una volpe, uno scoiattolo, un capriolo, uno sparviere o più in alto un gallo cedrone. Prestate attenzione perché come  segnalato dall’attento fotografo Mauro Lanfranchi nell’ultimo anno si è avuto modo di rivedere più in alto (nei macereti d’alta quota), una decina di camosci, il re incontrastato delle rupi più ripide. E, se non siete fortunati negli avvistamenti, all’interno della Casa museo questi esemplari possono essere visti, con poca fatica, in una videoproiezione con immagini incantevoli a parete e  in alcune vetrine dove sono custoditi animali tassidermizzati”.

Infine Carlo Greppi, Presidente della Comunità Montana, ha fatto presente che “queste attività di promozione della Casa Museo sono strettamente connesse alla valorizzazione dei Piani dei Resinelli e delle Grigne, scrigno di tesori che merita di essere conosciuto e lanciato con percorsi che intrecciano turismo, cultura e sport”.