
LECCO – Giornata di elezioni, quella di venerdì, per lavoratori degli enti pubblici che hanno votato i propri rappresentanti RSU, confermando in provincia il primato della Cgil con qualche sorpresa, soprattutto al Comune a Lecco dove a trionfare è stata la Uil.
“Lo scrutinio dei voti delle elezioni RSU 2015 ha confermato la nostra categoria primo sindacato – esulta Marco Paleari, Segretario generale FP CGIL di Lecco – Infatti, la Funzione Pubblica CGIL di Lecco riscuote maggiori consensi sia negli enti pubblici di piccole dimensioni, sia in quelli con maggior numero di occupati, come l’Azienda Ospedaliera di Lecco, la Provincia, l’Azienda sanitaria locale, le Agenzie fiscali e territoriali…”
Nella sanità, il dato dell’Azienda Ospedaliera vede la Cgil primeggiare con il 32% dei consensi, avanti rispetto al sindacato Nursind che tocca il 17% e all’USB che ha triplicato i voti ottenuti rispetto alle scorse elezioni del 2012, raggiungendo il 15%.
La FP Cgil domina anche all’ASL dove raggiunge il 51% delle preferenze. Per quanto riguarda gli altri enti locali, il sindacato della Cgil ottiene il 32% all’Agenzia dell’Entrate e il 52% all’Agenzia del Territorio. Straordinario anche il risultato in Provincia, dove ottiene 106 voti (59%) seguito dalla Cisl con 45 preferenze, dalla Uil con 11 preferenze e dal Vicap, sindacato delle forze di polizia, che ha invece ottenuto 7 voti.
“Va sottolineato – afferma Marco Paleari – che il buon risultato è stato conseguito nonostante le difficoltà organizzative dettate dai tagli delle agibilità sindacali attuati dal Governo Renzi. Questa Organizzazione sindacale è riuscita in soli venti giorni a presentare in tutta la provincia di Lecco le liste dei propri candidati, grazie anche all’impegno dei nostri iscritti. Pertanto – continua Paleari- siamo soddisfatti del risultato ottenuto; esso ci dice che dobbiamo impegnarci ancora e dimostra che la Funzione Pubblica esiste, che esiste la CGIL, che il sindacato serve ed è al servizio dei lavoratori. Non è un caso, noi siamo un’altra storia”.

Nei Comuni, la FP Cgil raggiunge il 47% a Colico, a Civate totalizza il 92%, a Cassago il 60%, a Merate il 66%. Nel capoluogo, però, è la UIL a sorprendere e ad aggiudicarsi il numero maggiore di seggi nella RSU dei lavoratori del municipio. Sui 209 votanti (323 gli aventi diritto) la UIL FPL ha ottenuto 64 preferenze contro le 55 della Cisl, 47 della Cgil, 26 del Vicap e 17 dell’Usb.
“Questa attestazione rappresenta il riconoscimento per una linea di azione sindacale puntuale e trasparente, le difficoltà per il sindacato non sono mancate, se pensiamo che sono ben 7 anni che i dipendenti degli enti locali non hanno il rinnovo contrattuale Questa condizione non può proseguire, si umilia chi ogni giorno lavora al servizio delle persone, al servizio della collettività – spiega il segretario di UIL FPL, Italo Bonacina – Il forte consenso delle lavoratrici e lavoratori ci dà forza a fare di più e meglio, i lavoratori hanno scelto UIL e ci riconoscono come loro rappresentanti e ci spingono a creare le condizioni affinché almeno in sede locale si contratti sul salario accessorio e si realizzi una vera distribuzione delle risorse. È una scommessa che il sindacato deve vincere!”
La UIL trionfa anche tra i lavoratori delle scuole che hanno assegnato a questo sindacato 1028 preferenze. Soddisfatto il segretario lecchese, Giuseppe Pellegrino: “Per la prima volta la Uil Scuola Lecco ha superato le adesioni di sempre. L’importante risultato elettorale fa dire che anche tanti non iscritti alla Uil scuola hanno riconosciuto il lavoro indefesso dei suoi responsabili, per risolvere i problemi di tutti gli utenti delle scuole lecchesi, bandendo ogni corporativismo e clientelismo. Il ringraziamento ai votanti, prima che agli stessi militanti, e’ dunque davvero sentito, specie in un tempo in cui, da tanti pulpiti, è costante l’attacco ai sindacati, come la generalizzata tendenza a disconoscere il merito puro, finalizzato al bene comune”.
“Il largo consenso elettorale – ha concluso Pellegrino – ci da’ quindi maggiore forza, per costringere la dirigenza scolastica ad ogni livello, in un’epoca di riforma ancora tanto confusa, a misurarsi quotidianamente con i lavoratori ed i loro rappresentanti. Tale prassi potrà evitare ulteriori danni all’istituzione scuola, che resta di gran lunga la più importante in ogni societa’ civile”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































