Sala. L’asilo non è sicuro, comune a un bivio: ristrutturare o abbandonare?

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CALOLZIOCORTE – “Sono stati riscontrati problemi strutturali notevoli: la scuola dell’infanzia di Sala non è più sicura”.

Non ha usato mezzi termini il sindaco Marco Ghezzi nella riunione organizzata nel tardo pomeriggio di oggi, martedì, alla scuola primaria di Sala. Un centinaio tra genitori e insegnanti, di asilo ed elementari, hanno ascoltato il punto della situazione prima di esprimere dubbi e perplessità.

Il sindaco Marco Ghezzi e il consigliere Fabio Mastroberardino. All’incontro erano presenti anche il vice sindaco Aldo Valsecchi e l’assessore Tina Balossi

 

Una situazione, quella emersa nelle ultime settimane, del tutto inaspettata e che lascia pochi spazi di manovra: “Mai avremmo pensato di intervenire sulle scuole di Sala – ha chiarito il sindaco -. Avevamo altre priorità, come ad esempio Foppenico, e invece la relazione dell’ingegnere per l’asilo di Sala parla di una struttura in ferro che, in alcuni punti, presenta una fase già avanzata di snervamento”.

L’amministrazione, di fatto, si trova di fronte a un bivio: gestire una convivenza di emergenza (che non sarebbe comunque inferiore a un paio di anni scolastici) tra i bambini della scuola primaria e quelli della scuola dell’infanzia (una quarantina) e affrontare una pesante ristrutturazione; oppure dismettere lo stabile dell’asilo e lavorare fin da subito per un accorpamento alla scuola primaria.

“Il dato più rilevante sono le tempistiche: ammesso di voler intervenire nella ristrutturazione dell’asilo servirebbero almeno due anni per completare tutti i lavori. E una volta accertato che l’edificio sta in piedi, la normativa, proprio a fronte degli ingenti interventi, richiederebbe anche le verifiche antisismiche”.

Attualmente non esiste un progetto d’intervento e questo dilata ulteriormente i tempi e, nel contempo, la scuola primaria ha comunque bisogno di ulteriori lavori per accogliere i bambini dell’asilo. Una seconda ipotesi è quella di concentrare gli sforzi per un accorpamento di asilo ed elementari nella stessa struttura: “Purtroppo non abbiamo nessuna soluzione in tasca e non è stata nemmeno presa alcuna decisione – ha concluso il sindaco -. Siamo qui per confrontarci  con genitori  e insegnanti”.

Nel giro di un paio di settimane, comunque, l’amministrazione dovrà effettuare tutte le valutazioni del caso e raccogliere le istanze per poi intraprendere una strada. Di sicuro nei prossimi mesi si potranno fare solamente dei piccoli investimenti per favorire la convivenza dei bambini dell’asilo che dallo scorso settembre si sono già trasferiti nella primaria, mentre una somma più consistente dovrebbe arrivare a maggio grazie ai soldi di Ausm, la partecipata del comune in via di dismissione.

Il consigliere Fabio Mastroberardino, architetto e docente che collabora con il sindaco sul tema scuole, sta già pensando a una soluzione concreta: “L’ho già fatto per altre scuole e anche in questo caso posso dire che è possibile creare una struttura adeguata per entrambi gli ordini di scuole senza penalizzare nessuno anzi, magari riuscendo a introdurre anche qualche miglioramento per tutti”.

Tante le preoccupazioni e perplessità dei genitori a partire dai disagi che potrebbero derivare dalla convivenza degli alunni con i lavori. Le insegnanti dal canto loro temono conseguenze negative sull’offerta formativa. Tutti vorrebbero avere tempi certi e delucidazioni sulle modalità di intervento.

Quello dell’asilo di Sala è un fulmine a ciel sereno che sta creando parecchi grattacapi all’amministrazione anche se, stando alla relazione dell’ingegnere, per fortuna si è intervenuti prima che potesse succedere qualcosa di grave. Una cosa è certa: entro la fine di novembre si deciderà il destino dell’asilo di Sala.