LECCO – Una scuola sempre più multietnica: è questa la fotografia che si evince dai dati elaborati dagli uffici comunali di Lecco e relativi alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico negli istituti primari e secondari di primo grado, così come per le scuole materne del capoluogo manzoniano.
In modo particolare sono gli asili e le scuole primarie i punti principali d’incontro tra alunni nati da genitori italiani e figli di stranieri residenti in città. La materna di S. Stefano il prossimo anno avrà la concentrazione più alta di bimbi di origine straniera di tutto il capoluogo, circa il 37,5% del totale delle iscrizioni, con una percentuale più bassa, ma comunque significativa, per la primaria dello stesso rione (20,87%).
Un bimbo su cinque sarà di origine straniera anche alla scuola dell’infanzia “Gli aquiloni” di S. Giovanni, così come per le primarie di Germanedo, mentre nella scuola media “Don Ticozzi” si scende all’11,44%, con una percentuale simile anche per l’ “Antonietta Nava” (15,79%).
Un trend confermato anche per l’area del centro cittadino, con la materna “D. Chiesa” dove il 34,62% delle iscrizioni riguarda bimbi nati da stranieri, e ancora per la “De Amicis” di via Amendola (31,38%),mentre alla scuola dell’infanzia Caleotto si supera il 22%.
Per quanto riguarda gli istituti superiori di primo grado, sono le medie di Maggianico e la “Tommaso Grossi” di via Ghislanzoni ad aver ricevuto il maggior numero di richieste di iscrizione da parte di genitori non italiani, rispettivamente il 21,87% e il 19,87% del totale degli iscritti.
Un quadro variopinto quello che si è disegnato negli ultimi anni all’interno degli istituti scolastici lecchesi e che va inevitabilmente ad inserirsi nell’attuale dibattito sul conferimento della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati nati in Italia, portato nel lecchese dal Comitato “Noi tutti migranti”, che in una lettera ha chiesto a i Comuni del territorio di guardare a questa possibilità.
“C’è sicuramente un’apertura da parte dell’amministrazione su questa tematica, valuteremo la proposta e come attuarla – ha spiegato l’assessore comunale di Lecco, Francesca Bonacina – si tratterebbe di un gesto simbolico, in attesa che a livello nazionale ci si esprima riguardo allo ius soli, che crediamo una strada assolutamente da perseguire con la giusta regolamentazione”.
Guardando ai dati relativi alle scuole lecchesi, l’assessore ha sottolineato: “L’Italia, così come il modo della scuola, è cambiata; guardiamo ad una realtà già presente così come questi bimbi, che non possono essere lasciati in un limbo. E’ un problema che esiste e va affrontato, con tutti gli approfondimenti del caso”.