ABBADIA – “Con 25km di ‘via crucis’ tra Lecco e Varenna, siamo il Terzo Mondo della Lombardia. Se la situazione resta questa per due mesi, come annunciato, si ammazza la stagione e dovremo ringraziare solo i visitatori stranieri, perché il turismo locale ne risentirà pesantemente”.
Parole dure e cariche di preoccupazione quelle espresse dal sindaco di Varenna, Carlo Molteni, dopo il primo weekend di code e disagi a causa della chiusura della galleria del Monte Piazzo sulla Statale 36 e il riversamento del traffico sulle strade provinciali. Il problema per il paese è quello del passaggio dei mezzi pesanti, deviati dalla SS36 allo svincolo di Abbadia; per tutelarsi dall’invasione dei camion, l’Amministrazione comunale ha varato un’ordinanza per vietare il transito dei tir nel centro della cittadina.
“Umanamente credo non si poteva fare di più – ha spiegato Molteni riferendosi al piano d’emergenza messo in campo dopo il vertice in Prefettura – ma il problema sono i camion ed è auspicabile pensare al trasporto dei tir attraverso la rete ferroviaria, così come già accade per altri territori”.
La criticità dovuta al passaggio dei mezzi pesanti è vissuta in primis da Abbadia Lariana e da tutti i comuni a risalire fino a Colico:
“Se sabato il congestionamento ha riguardato anche il nostro paese, con la chiusura totale della SS36, nella mattinata di lunedì ci aspettavamo peggio ed invece si è verificata la consueta situazione di traffico mattutino – ha sottolineato il sindaco di Abbadia, Cristina Bartesaghi – Oltre al presidio dei vigili nei pressi delle strisce pedonali di fronte al Comune, abbiamo stabilito il divieto di sosta in Piazza 25 Aprile, dove poteva verificarsi qualche problema in più al passaggio dei camion”.
Contromisure prese anche Mandello del Lario: “I semafori sulla provinciale sono stati resi lampeggianti per rendere più scorrevole il traffico e i vigili li presidiano per agevolare il passaggio dei pedoni – ha spiegato il sindaco Riccardo Mariani – Vedremo come si evolve la giornata odierna, poi potremmo anche pensare ad una temporizzazione dei semafori nelle ore centrali della giornata. Sottolineo con preoccupazione, però, l’eccessiva velocità dei tir al passaggio in paese, soprattutto nella prime ore della mattinata”.
E se allo svincolo di Abbadia è stata stabilita l’uscita obbligatoria solo per i mezzi pesanti, a Bellano si riversa anche il traffico ‘leggero’, con disagi più evidenti sulla viabilità:
“La situazione in mattinata è stata critica e con molta fatica stiamo garantendo un minimo di mobilità – ha dichiarato il sindaco Roberto Santalucia – grazie ad un presidio costante sulla provinciale 72, che attueremo per circa 14-15 ore al giorno, utile ad evitare congestionamenti nel caso di passaggio di più mezzi pesanti. Ma il problema è che non siamo in grado di garantire tale presidio per tutto il giorno, notte compresa, e soprattutto per un periodo così lungo”.
Oltre ai vigili che stazionano nei punti critici del paese, sono impiegate in queste ore anche le pattuglie della Polizia Stradale, all’uscita della Statale, e della Polizia Provinciale, all’incrocio tra Provinciale 72 e la 62.
“ Una soluzione che ho già fatto presente al prefetto – conclude il primo cittadino di Bellano – potrebbe essere l’introduzione di un senso unico alternato per i tir, dal Trivio di Fuentes a Bellano, con un alternanza di due ore per chi sale verso Colico e chi scende verso Lecco. Questo aiuterebbe la situazione viabilistica ed anche lo scorrimento dei mezzi di soccorso, vista la presenza in paese della caserma dei Vigili del fuoco e delle unità del Soccorso bellanese”.