
LECCO – “Questo è il momento di unire le forze e di delineare una nuova rotta con un obiettivo comune”. Con queste parole l’assessore alle Politiche Sociali, Casa e Lavoro del Comune di Lecco Riccardo Mariani ha introdotto la presentazione degli Stati Generali del Welfare, il progetto voluto dal Comune e dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci che prenderà il via il prossimo 29 gennaio col primo seminario dedicato al Lavoro. Gli incontri proseguiranno il 26 febbraio, dove si parlerà delle problematiche e delle soluzioni relative alla casa, l’8 aprile, con un focus sugli anziani e il problema dell’autosufficienza e, da ultimo, il 20 maggio, col seminario sul nuovo welfare che andrà a chiudere il primo esperimento lecchese degli Stati Generali.
Una grade sfida, per l’assessore Mariani e il presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Felice Baio, presenti alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo delle Paure martedì mattino, e un’occasione per il rilancio delle tematiche sociali dopo anni di crisi e affanno.
“Tutti gli sforzi di questi anni e una radicata tradizione di politiche sociali e solidarietà proprie del territorio lecchese – ha spiegato Mariani – ci hanno portato a buttarci in questa iniziativa: com’è possibile che la Cina progetti il futuro dei prossimo 150 anni e noi oggi non sappiamo dire cosa accadrà tra i prossimo 10-15 anni? Che cosa possiamo fare? Queste sono le domande che ci hanno guidato”.
La parola d’ordine, ha ricordato l’assessore, è stare insieme: “Insieme pensare ai problemi e insieme dare risposte. Da soli oggi non si va da nessuna parte”. Gli Stati Generali del Welfare 2016 nascono attraverso un ampio coinvolgimento del territorio e i quattro seminari previsti vedranno la partecipazione di istituzioni pubbliche e private, associazioni, personalità e cittadini del territorio lecchese (e non solo). “Il futuro della città deve essere sempre più condiviso, la tradizione del nostro territorio ha dimostrato di saper preservare i servizi sociali dall’affanno e dalla crisi di questi ultimi anni. I problemi ci sono e sono notevoli ma è ora il momento di unire le forze, sedersi al tavolo e discutere di cose vecchie e nuove, di dare risposte concrete al territorio sempre più ‘strozzato’ dalla fragilità sociale”.
Sarà il lavoro al centro del primo seminario che il prossimo 29 gennaio presso il Politecnico di Via Previati (sede degli Stati Generali del Welfare) aprirà l’iniziativa: l’appuntamento sarà diviso in due sessioni, una mattutina dedicata ai giovani – 7.000 quelli disoccupati oggi nel lecchese, il 30% dei giovani totali – e una pomeridiana rivolta agli over 50, gli altri grandi espulsi dalla crisi degli ultimi anni. Diversi gli interventi in programma, tra cui quello di Gabriele Marinoni che spiegherà il progetto Living Land di Lecco.
Parole positive anche da Felice Baio, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci: “I temi sensibili da affrontare sono tanti, dall’invecchiamento della popolazione, alla crescente povertà, alla diminuzione dei nuclei familiari all’aumento dell’immigrazione. Attraverso l’unione degli enti che hanno dato vita agli Stati Generali del Welfare Lecco dimostra di saper dare delle risposte integrandosi. Questa è l’occasione di ampliare lo sguardo oltre ai già vigenti piani di zona”.
Risposte che per l’assessore Mariani non dovranno essere date solo ai soggetti in evidente stato di fragilità sociale: “Il numero delle situazioni border line è in costante aumento – ha ricordato – e compito di questi Stati Generali sarà anche quello di intercettare queste situazioni: parlo ad esempio delle famiglie mono- genitoriali, o dei problemi relativi alla casa, argomento nuovo nel welfare. Occorre un certo strabismo politico – ha concluso Mariani – un occhio deve guardare al presente ma l’altro ben oltre, intorno e al di sopra. Uniamo le forze per dialogare verticalmente con chi sta sopra di noi, la Regione in primis ma anche il Governo nazionale. Gli Stati Generali rappresentano la concretizzazione di un momento di transizione forte volto al rilancio delle opportunità e non al loro fallimento”.

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