Taceno: l’emozione del volo rompe le barriere della disabilità

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TACENO – “Le vere catene sono quelle mentali, finché non le romperai non sarai mai libero”. La scuola di parapendio FlyLibell di Taceno con la propria sezione “volare diversamente” è l’esempio di come questo aforisma sia fondato: oltre ad offrire corsi di parapendio a tutti i livelli, da un anno a questa parte FlyLibell ha avviato un progetto dedicato al volo delle persone diversamente abili.

“In Italia vi sono pochissime realtà che si occupano di parapendio per i disabili – spiega Enrico Patuzzi, presidente e istruttore di volo di FlyLibell – ci siamo noi e altre tre scuole, in Piemonte, Veneto e Valle D’Aosta, mentre in Francia è una disciplina diffusa e grazie alla collaborazione con un mio collega francese sono riuscito a portarla anche da noi”.

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In questo primo anno di attività, hanno volato con noi circa 50 persone diversamente abili che si sono rivolte a noi sia attraverso associazioni, che a titolo privato – continua Patuzzi – e finora questo progetto ci ha dato soddisfazioni immense”.

La sezione “volare diversamente”, con il suo intento di voler abbattere tutte le frontiere comprese quelle fisiche, ha accolto persone affette da diverse disabilità, in particolar modo quelle motorie, come la paraplegia, la tetraplegia e l’osteogenesi imperfetta, permettendo loro il volo grazie ad un particolare seggiolino munito di rotelle.

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“Per volare con il parapendio non è necessario l’uso delle gambe – spiega Patuzzi – perché il mezzo viene pilotato con le braccia, nei casi di paraplegia, dunque, serve assistenza durante il decollo, mentre per le persone affette da tetraplegia ci si concentra sui voli biposto con istruttore. I disabili, grazie al loro impegno nello sport e con le paraolimpiadi, ci danno la dimostrazione pratica di come tutte le barriere possano essere abbattute, se c’è la voglia di superare i limiti”.

Un progetto a bilancio più che positivo, come trae nelle sue conclusioni Chicco Patuzzi: “Quando si è istruttore il volo rischia di diventare routine, ma far volare i neofiti fa rinascere in me ogni volta l’emozione dei primi voli, se a questo si accompagna la possibilità di dare queste sensazioni a chi è meno fortunato di me la soddisfazione è davvero enorme: durante i decolli, sia che si stacchino i piedi da terra o un seggiolino a rotelle, il volto di chi ho da parte si trasforma…è un qualcosa di impagabile!”.

VIDEO (tratto insieme alle foto da www.flylibell.com)