LECCO – Niente più canone non ricognitorio almeno per le insegne d’esercizio: è quanto deciso nel nuovo regolamento sui mezzi pubblicitari delle occupazioni del suolo stradale approvato dal Consiglio Provinciale lo scorso 17 marzo, a seguito anche delle proteste dei commercianti lecchesi sulla nuova tassa, istituita nell’aprile del 2011.
“Le modifiche approvate sono il frutto di un gruppo di lavoro tra Provincia di Lecco e Associazioni delle imprese della pubblicità stradale; in particolare, nella redazione delle modifiche, si sono perseguiti i principi di semplificazione e di sostenibilità del regolamento” ha sottolineato l’assessore provinciale Ennio Fumagalli.
Semplificazione che passa dall’istituzione di uno sportello unico per il rilascio delle autorizzazioni, accentrando nel Comune, per le strade nei centri abitati, l’Ente abilitato al ricevimento delle richieste; c’è poi la diminuzione degli oneri burocratici, attraverso l’utilizzo di autocertificazioni al posto delle dichiarazioni onerose di un professionista e la definizione dei tempi per il rilascio dei nulla osta in 30 giorni.
Ridotte le tipologie soggette al canone, ad esempio eliminazione delle insegne di esercizio, e precisazione delle categorie soggette, libere tutte le altre da pagamenti del canone; ridotta anche la misura dei canoni, in relazione anche al momento di crisi economica, nell’ordine del 20/30% e la possibilità di rateizzare i pagamenti per gli anni 2012 e 2013; infine la riduzione del canone sulle occupazioni per il trasporto dell’acqua del 30/40%.

Sostenibilità, invece, in ordine agli accordi intercorsi con le Associazioni delle imprese di pubblicità stradale sull’applicazione del regolamento, con ritiro dei ricorsi giudiziari presentati da singole imprese sul precedente regolamento.
“Coloro che devono pagare il canone hanno accettato le modalità di applicazione, anche nella considerazione che i beneficiari della pubblicità stradale devono concorrere, in piccola misura, al sostenimento del costo della manutenzione della sede viabile – spiega l’assessore – Analoga accettazione è pervenuta dalla ditta aggiudicataria del servizio di riscossione”.
Sempre per la sostenibilità il secondo versante è identificato dalla Provincia nella messa a norma della impiantistica stradale presente lungo le strade provinciali, per rispettare le corrette distanze di posa tra i cartelli stessi e dai segnali verticali di esercizio e combattere il fenomeno dell’abusivismo, in funzione di tutela del territorio in senso ambientale, in linea anche con le previsioni del Piano Territoriale Paesaggistico.
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