Telethon in visita a Morterone, un piccolo paese dal grande cuore

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MONTE M./MORTERONE – Ormai è un appuntamento importante della Maratona di Telethon della provincia di Lecco. Domenica 26 novembre il comune di Morterone, con la sindaca Antonella Invernizzi, ha accolto la delegazione Telethon e ha consegnato i fondi per la ricerca scientifica raccolti con tanta partecipazione in questa piccolissima e generosissima comunità. Gli Ambasciatori di Telethon sono partiti alle 6.30 dal sagrato della chiesa parrocchiale di Monte Marenzo.

Dopo la benedizione di don Giuseppe Turani si sono messi in cammino per raggiungere, dopo 21 chilometri, il più piccolo comune d’Italia. Gli instancabili camminatori meritano di essere citati uno ad uno: Alberto Losa, Armando Meles, Demetrio Perucchini, Enrico Redaelli, Franca Bonaiti, Giovanni Molinari, Matteo Galbini, Maurizio Bolis, Mauro Tagliaferri, Michela Bonaiti, Nadia Mainetti, Nello Celoria, Orietta Bonanomi, Patrizia Cornago, Roberto Aondi, Sergio Scotti, Simona Bonaiti, Eva ed Ernesto.

Ad accoglierli e applaudirli oltre al Primo cittadino Invernizzi, anche la sindaca di Monte Marenzo Paola Colombo. E’ seguito il pranzo conviviale alla trattoria dei Cacciatori con lo scambio dei doni e la consegna della raccolta. Nelle mani di Renato Milani, coordinatore di Telethon Provinciale, è stata consegnata la somma record di 892 euro. E’ il ricavato di una tombolata e di una cena con capretto (offerto da un cittadino di Morterone). Nella cifra sono comprese le offerte anche degli Ambasciatori Telethon, come quota di partecipazione al concorso “Quante sono le galline residenti a Morterone?” (Per la cronaca i pollai sono 3 e le galline 16).

Le due sindache si sono scambiati i doni a ricordo della bella giornata. Paola Colombo ha donato il volume “Monte Marenzo tra storia, ambiente, immagini e memoria”, contraccambiato da Antonella Invernizzi  con il testo “Una soglia poetica: Arte Natura Poesia”, sulle famose installazioni d’arte presenti a Morterone. I camminatori Demetrio Perucchini e Sergio Scotti, terminata la pausa pranzo, hanno girato i tacchi e ripercorso i sentieri del mattino arrivando a casa quando ormai s’era fatto buio.