Testamento Biologico: Mandello inaugura lo sportello informativo

Tempo di lettura: 2 minuti
Riccardo Mariani

MANDELLO – Un passo avanti a tutti, il Comune di Mandello del Lario, dopo aver istituito il Registro sul Testamento Biologico, si avvia ad inaugurare lo Sportello di consulenza per i Testamenti Biologici:

“La richiesta è arrivata dagli stessi cittadini – ha spiegato il sindaco Riccardo Mariani – In molti si sono recati in Municipio per raccogliere la modulistica e evidenziando la necessità di capire come spendere questa opportunità”.

Così, il prossimo 30 ottobre verrà presentato al pubblico il nuovo servizio informativo organizzato dal Comune in collaborazione dell’associazione Cellula Coscioni Lecco, il cui presidente Virgilio Meschi, insieme al segretario Sergio De Muro e alla dott.sa Sandra Giujusa, risponderà alle domande dei presenti e illustrerà i dettagli medici e giuridici relativi al Testamento Biologico.

“La scelta di queste amministrazioni, preceduta da partecipate raccolte di firme dei cittadini e da dibattiti seri ed approfonditi in seno ai rispettivi consigli comunali – spiega l’associazione – raffigura, a nostro modesto parere, l’espressione e l’esempio più edificante di una politica attenta alle esigenze di coloro che questa è chiamata a rappresentare. Speriamo che questo possa essere un chiaro esempio per altre amministrazioni refrattarie all’ascolto delle istanze dei cittadini che dovrebbero rappresentare”.

Durante l’assemblea verranno rese note le date di accesso allo sportello, che con molta probabilità troverà luogo in uno dei locali della palazzina del Consiglio Comunale, adiacente al Municipio.

Ma il percorso sociale condotto dalla cittadina, vera avanguardia su questi temi per l’area lecchese, andrà presto a toccare un’atra materia “tabù” per le istituzioni italiane: il registro delle unioni civili.

“La bozza del provvedimento è pronta ed è stata licenziata da due Commissioni comunali – ha rivelato Mariani – ed entro la fine dell’anno approderà in Consiglio Comunale per essere discussa”.