LECCO – Novantamila euro stanziati dalla Fondazione Provincia di Lecco per la realizzazione della nuova residenza per i disabili del Gruppo Amici Lecco.
Il sogno di vedere inaugurata la nuova casa in via Masaccio, a Belledo, entro Natale si fa sempre più concreto.
“A dicembre abbiamo posato la prima pietra – commenta Giuseppe Preda, presidente dell’associazione – Oggi ci sono le fondamenta e stiamo lavorando alla costruzione del prefabbricato in legno, che verrà posato entro maggio. Dopo di che mancheranno le divisioni interne e gli arredi, ma siamo a buon punto. La casa darà vita a un’esperienza di convivenza per i nostri ragazzi, sarà come vivere in una famiglia, ovviamente con l’assistenza di badanti e volontari. Ma chi entrerà a vivere qui, contribuirà a far funzionare tutto con attività comuni, in casa e in giardino. Avremo camerette a due posti, una sala comune con cucina e un ampio spazio esterno. Le rette non saranno alte e grazie al sistema del volontariato ci manterremo senza chiedere nulla che vada al di là della copertura dei costi vivi di vitto, alloggio e assistenza del personale. Potremo ospitare 8 ragazzi disabili che entreranno gradualmente. Le prime due saranno le ragazze che già stanno sperimentando una convivenza in un appartamento in viale Adamello”.
“La Fondazione ha una sezione servizi alla persona e un bando che riguarda l’housing sociale – precisa Mario Romano Negri, presidente della Fondazione della Provincia di Lecco e commissario della Fondazione Cariplo – Il progetto del Gruppo Amici Lecco è stato subito apprezzato e ha ottenuto un riconoscimento di 90mila euro anche perché ha dimostrato di essere economicamente sostenibile e di portare in sé il concetto di mutualità degli associati. Inoltre, è orientato verso i nuovi criteri regionali di domiciliarità e vicinanza alle famiglie. Certamente lo porteremo come esempio in altre zone”.
La presentazione dello stato dell’arte del progetto è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’assistenza pubblica per i disabili che non possono essere seguiti in famiglia.
“Le strutture si differenziano in Rsd, Comunità socio sanitarie e Comunità socio assistenziali – spiega Ruggero Plebani, responsabile dei servizi disabilità progetti innovativi e SPRAR del Comune di Lecco – In totale in provincia abbiamo meno di 300 posti, saturi al 90%, che costano alle famiglie dagli 60 a 110 euro al giorno a seconda del tipo di residenza, se con assistenza totale o con appoggio al territorio. I Servizi sociali possono intervenire a coprire parte della retta in caso di difficoltà economica della famiglia, ma quello che si nota è che la maggior parte degli assistiti arriva da fuori provincia. Qui abbiamo ancora difficoltà ad affidarci a queste strutture, si preferisce tenere i propri cari in casa, andando però incontro a situazioni di grande difficoltà. La soluzione proposta dal Gruppo Amici Lecco propone uno scenario nuovo, in un sistema di offerta fermo a 30 anni fa”.
“Siamo di fronte a una nuova frontiera – conclude Riccardo Mariani, assessore ai Servizi Sociali – di Welfare comunitario generativo, fatto da soggetti che si mettono insieme per arricchire la comunità. Un tema delicato al centro del dibattito politico e della legge sul “dopo di noi” di cui si sta dibattendo in Parlamento”.