MILANO – La storia è accaduta ieri sera, venerdì, a Milano, ma abbiamo deciso di raccontarla perché merita: vuoi per il lieto fine ma anche e soprattutto per la modalità con cui si è raggiunto.
Ore 19.38 circa, un gruppo di amici stanno correndo nei pressi dell’Arena di Milano: uno di loro (48 anni) cade a terra, incosciente. Immediata parte la chiamata al 118. Il paziente è in arresto cardiaco. Gli amici iniziano il massaggio cardiaco (RCP) e uno di loro va a prendere un defibrillatore situato presso l’Arena, dove da qualche anno c’è un free PAD in funzione, uno di quelli acquisiti grazie al progetto realizzato con il Comune di Milano che aveva distribuito defibrillatori alle società e agli impianti sportivi milanesi e alle scuole insieme a Rotary. Uno di quelli che da qualche tempo sono stati installati anche a Lecco grazie alla Croce Rossa Italiana.
Il defibrillatore viene adeguatamente utilizzato e continua il massaggio cardiaco. Nel frattempo la Centrale 118 invia l’ambulanza e l’automedica sul posto, organizzando il necessario per la terapia ECMO (Circolazione Extracorporea) presso l’ospedale Sacco dove viene preparato il posto letto in Rianimazione e il personale dedicato viene allertato.
Ore 19.45, arriva l’ambulanza. Il paziente è ancora in arresto cardiaco (ACC) e gli viene data una nuova scarica elettrica, mentre continua massaggio cardiaco (RCP).
Ore 19.49, arriva l’automedica (partita da Niguarda), il personale medico procede alla gestione dell’arresto cardiaco.
Ore 20.00, il paziente riprende l’attività cardiaca.
Ore 20.26, il paziente arriva all’ospedale Sacco e i rianimatori continuano la gestione del post-arresto.
Il paziente è ricoverato all’Unità di cura coronarica: Sveglio, cosciente e non presenta deficit. Probabilmente potrà tornare a correre.

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