Venerdì 23 settembre dalle 20.15, a Sala al Barro di Galbiate, si terrà la celebrazione del Patrono della Protezione Civile italiana San Pio da Pietrelcina.
L’iniziativa, organizzata dalla Provincia di Lecco e dal Comune di Galbiate in collaborazione con il locale Gruppo Comunale di Protezione Civile e il Comitato Provinciale di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile, è rivolta a quanti operano nel settore, alle famiglie e a tutti i cittadini quale importante momento di condivisione e partecipazione religiosa e civile.
Il programma prevede alle 20.15 il ritrovo in via Vasena a Sala al Barro di Galbiate, alle 20.45 il corteo verso la chiesa Santa Maria Assunta in piazza Giovanni Paolo II, alle 21 la Santa Messa, a seguire l’incontro con le autorità e un rinfresco all’Oratorio di Sala al Barro.
L’assessore alla Protezione Civile Franco De Poi commenta: “San Pio è una figura straordinaria per la sua umanità e per lo spirito di servizio, peculiarità che accomunano i volontari che operano per portare aiuto nelle situazioni di difficoltà, a sostegno in particolare di chi soffre. La celebrazione del Patrono della Protezione Civile italiana è un momento solenne di raccoglimento, al quale invito tutti i cittadini del territorio a partecipare, anche quale gesto di riconoscimento e ringraziamento nei confronti dei volontari per il loro prezioso operato. Un sincero grazie ai nostri volontari, che vedono questa ricorrenza consolidata nella realtà provinciale e fortemente sentita come una vera e propria tradizione, celebrata ogni anno e itinerante lungo l’intero territorio provinciale”.
Il presidente del Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile Gaetano Chiappa aggiunge: “Per i volontari delle organizzazioni di Protezione Civile della nostra provincia la ricorrenza del santo Patrono è un’occasione di relazione fuori dalle consuete attività tecniche. E’ un momento di festa che consente di allargare la conoscenza fra i volontari, ma anche motivo di riflessione sulla loro attività. I compiti dei volontari di protezione civile sono molteplici e a volte imprevedibili, per questo richiedono sempre disponibilità e capacità nell’affrontare le varie situazioni. La celebrazione del santo Patrono non è allora un semplice affidarsi, ma un rinnovare l’impegno nel portare avanti i compiti assunti”.