Spesso si sente parlare di cavilli o vizi di forma che mandano all’aria i processi, eccone di seguito un esempio. Farebbe quasi sorridere se non fosse che riguarda dei ragazzini e che anche per reati più gravi le cose vanno allo stesso modo.
A finire in tribunale è stato un giovane ospite della Comunità ‘Il Gabbiano’ di Morbegno appena maggiorenne con l’accusa del furto del furgone con cui aveva tentato la fuga, ma alla fine del dibattimento ha potuto andarsene in libertà.
Un paio di notti fa, il giovane che è egiziano si era è impossessato di un furgone della struttura e aveva portando via con sé anche tre ragazzi connazionali minorenni per tentare la fuga verso Milano, ma a Lecco un palo della luce (su cui si è schiantato) ha messo fine alla loro corsa. Il gruppetto ha allora pensato di proseguire in treno, ma la polizia stradale li ha fermati in stazione arrestando il maggiorenne Abdel Moti Moamed, con precedenti per furto. Comparso davanti al giudice Ambrogio Ceron per l’interrogatorio di garanzia, il 18enne difeso dall’avvocato Marco Sangalli poco dopo era libero.
Perché? Perché la competenza sul fatto spettava al tribunale di Sondrio. Il reato infatti sarebbe stato compiuto a Morbegno che è in quella provincia e non a Lecco, dove semplicemente è finito il viaggio.