LECCO – “Continuano le nostre battaglie contro le licenze sospette, contro le sale gioco sospette, contro tutta una serie di elementi che, se non sono illegali, sono una brodo di cultura di questa situazione. Abbiamo avuto sentenze favorevoli e anche qualche informazione antimafia significativa che sta arrivando su qualche azienda, ma non posso anticipare nulla adesso”.
Il sindaco Virginio Brivio interviene così a margine della firma del protocollo d’intesa che giovedì ha dato il via libera ai lavori per la ristrutturazione di Wall Street, locale sequestrato al clan dei Coco- Trovato, e che sarà restituito alla cittadinanza come “Pizzeria della Legalità”, secondo il progetto di Libera.
Il primo cittadino lascia intendere nuovi sviluppi nella guerra al gioco d’azzardo che ha visto il Comune di Lecco vincere sul piano legale: Il Consiglio di Stato, a maggio, ha infatti sancito definitivamente la regolarità dei limiti orari all’utilizzo delle slot machine (che possono essere funzionanti dalle 10 a mezzanotte) imposto dall’amministrazione comunale di Lecco e validi non solo per le sale ma per tutti i bar e locali della città.
Il divieto aveva visto un primo pronunciamento positivo da parte del TAR di Milano che aveva rigettato il ricorso presentato da il titolare di un locale del centro storico; successivamente il Tribunale aveva smentito se stesso “bocciando” il provvedimento del capoluogo manzoniano; il Consiglio di Stato poi ha fatto chiarezza sulla legittimità della regolamentazione.
Ora, come rivelato dal sindaco, su alcune sale slot aperte in città ci sarebbe l’attenzione delle forze dell’ordine. Del resto, non è un mistero che questi tipi di locale siano spesso considerati “lavatrici” di denaro sporco e per questo nel mirino delle organizzazioni criminali.

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