Banconote false: arrestati mamma, figlia e fidanzato

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soldi falsi - sequestro casateLOMAGNA – Nell’ultimo periodo il casatese era stato interessato da alcuni episodi di spendita di banconote false di grosso taglio, in particolare da 100 euro. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Casatenovo avevano incrociato alcuni riscontri anche di altri Comandi Arma della provincia di Como, che avevano indicato quali possibili autori un terzetto composto da un uomo e due donne.

I militari indirizzavano i sospetti su un giovane di origini campane con alcuni precedenti, attualmente domiciliato a Lomagna, convivente con altra donna.

Venivano predisposti alcuni servizi di pedinamento negli ultimi giorni che confermavano come la banda era composta da tre persone, tutte abitanti presso la stessa casa di Lomagna: si tratta Giuseppe Formisano, 29enne pregiudicato di Pompei; Anna Giovanna Marotta, 60enne con precedenti originaria di Capaccio, in provincia di Salerno, e Debora Madio, 35enne incensurata di Castrovillari, figlia di Marotta e fidanzata di Giuseppe Formisano.

Per spostarsi utilizzavano una Grande Punto risultata a noleggio da una società di Agropoli (SA). I tre solitamente uscivano di casa la mattina presto frequentando vari esercizi commerciali per poi rientrare la sera.

Raccolte queste informazioni i carabinieri di Casatenovo hanno predisposto un ultimo servizio di pedinamento mercoledì mattina, in attesa che i tre uscissero di casa. Una volta a bordo della vettura venivano seguiti per un breve tratto dopo di che venivano fermati in via per Osnago dalla pattuglia e sottoposti a perquisizione veicolare e personale.

Tutti e tre venivano trovati in possesso di una banconota ciascuno da 100 euro risultata falsa anche se di buona realizzazione, ma lo stesso numero di matricola ne dava la conferma.

La perquisizione veniva quindi estesa all’abitazione di Lomagna, dove dopo attente ricerche venivano rinvenute e sequestrate ulteriori 31 banconote da 100 euro false, per un totale di 3.300 euro fasulli, nonché la somma contante di 470 euro sequestrata anch’essa poiché ritenuta provento dell’attività di spaccio del denaro falso.

Accusati di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e spendita di banconote false, i tre sono stati arrestati e trattenuti presso le celle della caserma in attesa del rito direttissimo fissato per giovedì mattina presso il Tribunale di Lecco.

Gli accertamenti dei Carabinieri in ogni caso proseguono per stabilire quali e quanti siano stati gli esercenti incappati nei tre falsari, oltre che per individuare il canale di approvvigionamento delle banconote che al momento sembra essere localizzato fuori regione.