Sindaci di Calolzio ed Erve, associazioni e tanti amici per l’ultimo saluto
I nipoti: “Tutti conoscono il Dottor De Franco, per noi sei e resterai sempre il nonno Mimino”
CALOLZIOCORTE – Domenica mattina si è spento all’età di 90 anni a causa di una malattia, martedì pomeriggio le comunità di Calolziocorte ed Erve si sono riunite nella piccola chiesa della frazione di Rossino per dare l’ultimo saluto al dottor Cosimo De Franco. Per l’addio c’erano tutti, a partire dai sindaci di Calolziocorte Marco Ghezzi ed Erve Giancarlo Valsecchi, oltre ad alcuni consiglieri e assessori di oggi e passati. Sull’altare, oltre ai gonfaloni dei due comuni, anche quello dei Volontari del Soccorso e della Pro Loco di Calolziocorte, associazioni di cui De Franco è stato fondatore. E ancora i gonfaloni della Pro Erve, dell’Avis Calolzio, dell’Aido Calolzio ed Erve, degli Alpini e della banda Donizetti di Calolzio.
“Per noi della Pro Loco Cosimo De Franco è sempre stato il Dottore e oggi siamo qui per ricordare la straordinaria persona che era, sempre disponibile con tutti. La sua professione lo ha portato qui, nella nostra bellissima valle, dove negli anni, grazie al suo impegno, la gente lo ha apprezzato e gli ha voluto bene. Quel bene da lui contraccambiato e che lo ha spinto a creare nuove realtà come i Volontari del Soccorso e la stessa Pro Loco. Fino all’ultimo non si è risparmiato, ha sempre voluto essere aggiornato per consigliarci al meglio. Ora sicuramente si è ritrovato con gli amici che lo hanno preceduto: con Giancarlo Papini e Tiziana Esposito che in questi mesi ha sempre ricordato con affetto. Ti porteremo sempre nel nostro cuore e faremo tesoro delle tue parole. Ciao Dottore, da lassù ogni tanto volgi uno sguardo verso di noi e guidaci come hai sempre fatto”.
Commosso il ricordo del sindaco di Erve Giancarlo Valsecchi che ha voluto citare le parole da lui pronunciate in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria da parte del comune il 29 aprile 2002: “Sono onoratissimo e profondamente emozionato per questa vostra iniziativa inaspettata, fantastica, per me quasi un bellissimo sogno – disse De Franco in quell’occasione -. La gradisco più di qualsiasi altro dono o civile riconoscenza che avreste voluto e potuto riconoscermi perché credo che sia fondata sul riconoscimento sincero della mia opera”.
“Il Dottor De Franco era uno dei cittadini più conosciuti e stimati di Calolziocorte e di tutta la Valle San Martino – ha detto il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi -. Un uomo dalle tante qualità che, fino all’ultimo, ha voluto restare al fianco dei propri concittadini per i quali tanto si è speso durante la sua lunga vita: sia nella sua attività di medico di famiglia che per l’impegno civile e sociale. A nome di tutta l’amministrazione comunale e di tutta la città di Calolziocorte porgo alla famiglia le più sentite condoglianze”.
“Il caro dottor Cosimo ha cercato con tutte le forze di morire da vivo, come diceva lui, in piedi finché è riuscito e pieno di consapevolezza nella lotta e nell’agonia – ha detto don Giacomo Rota, della parrocchia di Zogno -. La fede ha sostenuto la sua dignitosissima e feconda testimonianza che ha sempre cercato di raccontare facendosi narratore della sua esistenza. Una capacità di narrare che potrà esprimersi, oggi, anche davanti al Signore”.
Anche i suoi nipoti hanno voluto esprimere il loro personale e simpatico ricordo non del “Dottor De Franco”, ma bensì del “nonno Mimino”: dalle sfide a scopa con Lorenzo nel suo studio ai lunghi racconti quando passavano a salutarlo: “Era incredibile, in ogni caso riusciva a tenerci mezz’ora a parlare (parlava solo lui) per poi concludere con un ‘non voglio trattenerti troppo’. Il nonno Mimino era anche un fan degli eventi pubblici: ricordo che avevo 12 anni quando mi invitò a un evento della Pro Loco. Quando arrivò il momento della foto di rito mi prese da parte e mi disse ‘Valeria, vieni qui, che il nonno ti fa vedere come si fa: mettiti qui davanti con me che almeno nella foto siamo vicini al sindaco’. Nonno, ti hanno nominato Cavaliere della Repubblica, cittadino onorario di Erve, socio fondatore dei Volontari del Soccorso e della Pro Loco, consigliere comunale, assessore, pure Re Erode nel corteo storico, ma per noi sei e resterai sempre il nonno Mimino, grazie!”
La famiglia ha voluto pubblicamente ringraziare tutta la comunità per la vicinanza dimostrata: “Siamo sicuri che papà sarebbe contento nel vedere qui oggi tutte le associazioni che lui desiderava tantissimo lavorassero e collaborassero assieme, e siamo sicuri che sarebbe contento nel vedere qui tutti i concittadini delle sue condotte mediche che ha servito con senso del dovere e come missione”.
Dopo la preghiera del Volontario e la preghiera del Donatore, il feretro è stato accolto sul sagrato della chiesa dai gonfaloni e dalle tante persone che hanno voluto testimoniare il loro affetto per una persona che ha saputo scrivere pagine importanti della storia del nostro territorio.