Canne fumarie a fuoco soprattutto nei centri urbanizzati. La guida

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La prima della stagione a Mandello, mercoledì verso mezzogiorno; questa notte un rilevante “bis” a Primaluna. Durante l’inverno prendono fuoco circa un centinaio di canne fumarie, soprattutto nei centri urbani dove le tradizioni della gestione del camino si sono perse. Le conseguenze possono essere più o meno gravi. Sta di fatto che in zone montane in cui l’alimentazione a legna è molto diffusa gli incidenti sono relativamente inferiori.

Lasciando da parte i requisiti costruttivi, è molto ciò che possiamo fare per non ritrovarci la casa o il tetto a fuoco. Piccole gocce di saggezza e sapere antico escono da una libera conversazione con un capo squadra dei vigili del fuoco.

CARTA Da evitare per l’accensione, come qualsiasi altro materiale leggero compreso il cartone, spesso è quello delle pizze da asporto a fare da miccia. “Nel camino deve passare solo fumo” E invece accade che: “Se usiamo la carta è possibile che piccoli pezzi infiammati vengano risucchiate dalla canna fumaria e vadano a finire su fuliggine o sporco infiammabile.

IL COLPETTO DI CALORE Soprattutto ora capita di arrivare a casa e di voler scaldare velocemente ma senza impegnare dei ciocchi. E quindi via con una bella fiammata magari di legnetti fini. ” Anche questa è una situazione pericolosa il concetto è sempre quello una fiamma alta con legna fine sprigiona scintille infuocate che possobo risalire la canna e fungere da miccia di incendi”.

NIDI E FULIGGINE La pulizia annuale non sempre basta: “Soprattutto nelle aree più verdi capita che qualche uccello nidifichi, è sempre meglio verificare prima di accendere la prima volta. Una volta avviato dipende da quanto intenso è l’uso e anche da cosa si brucia. Legna secca non umida è l’ideale. Però capita soprattutto durante le feste, quando si trascorrono molte più ore in casa, di buttare nel camino qualsiasi cosa. Meglio in questo caso provvedere a una pulizia a metà stagione per evitare rischi”. Figuriamoci che cosa può succedere se si traloasciala pulizia per qualche anno: “Ho visto canne dal diametro di 40 centimetri ridotte a larghezze di 25” racconta il vigile del fuoco.

AIUTO! AL FUOCO! Arriva il vicino trafelato: “Dal tuo camino escono fiamme e fumo”. Ecco è successo. La canna fumaria ha preso fuoco, immediatamente si devono chiamare i vigili del fuoco. Ma per evitare danni maggiori – e a volte basta per spegnere tutto – è necessario spegnere il camino/stufa e asportare eventuali tizzoni se incandescenti, serve per far abbassare la temperatura della canna. Una volta i vecchi salivano sul tetto e coprivano il camino con sacchi togliendo così l’ossigeno che fa alimentare le fiamme. Ma oggi è meglio evitare manovre pericolose.

MOBILI Quando arriverranno i pompieri una volta sedate le fiamme nella canna fumaria verrà calata una termocamera, una specie di telecamera che analizza il calore delle varie parti che incontra per vedere se esistono focolai sommersi. “Fuori lungo il percoso della canna verifichiamo i mobili che vi sono appoggiati, succede spesso di trovarli nelle case moderne, perché il grande calore sprigionato dall’incendio può dar fuoco ai leggeri pannelli posteriori degli armadi”.