Un’altra tragedia ha colpito la scuola primaria di Cernusco dopo la scomparsa del piccolo Gioele
Il ricordo di Pietro Santoro, assessore nonché coordinatore del plesso: “Silente e riservata, ma solare e dal sorriso sempre contagioso”
CERNUSCO – “Nessuna ragione spiega perché, senza avvisare, te ne sei andata. Silente e riservata, come ti sei sempre mostrata a noi ma solare, con un sorriso sempre contagioso”. Non è stato facile per l’assessore Pietro Santoro, docente coordinatore della scuola primaria Rodari, trovare le parole per ricordare la collega Vanessa Lisitano, la giovane maestra di soli 27 anni, trovata morta in casa stanotte nell’appartamento in cui viveva da pochi mesi, da quando cioè lavorava come maestra di sostegno alla scuola primaria cernuschese.
Una scuola che torna oggi a pianger una morte prematura, dopo quella, ancora dolorosa e lancinante, del piccolo Gioele Petza, morto a soli 7 anni a causa di un incidente stradale.
“Le parole non ci sono, sono soffocate dal pianto. Il destino chiede ancora a Cernusco Lombardone, quasi accanito con la nostra comunità, quasi imperterrito sulla nostra Scuola Primaria” aggiunge Santoro, parlando di una mite mattinata brianzola, contrassegnata dal sole, scalfita improvvisamene e bruscamente “da un vento impetuoso, da un tuono sordo che ha immobilizzato il nostro cuore, ha gelato le nostre viscere, come una bufera”. Impossibile trovare le parole per spiegare perché il cuore di Vanessa abbia cessato di battere questa notte, colpito molto probabilmente da un infarto, spezzando per sempre il sorriso di una ragazza con tutta la vita davanti, dolce e premurosa.
“Quel sorriso che trasmetteva l’amore che trasudava da ogni tuo gesto a scuola, in special modo per gli alunni con diverse abilità affidati alle tue cure. Sempre disponibile, sin dai primi tempi sei stata in sinergia con il team dei docenti della 4A e con gli stessi gesti amorevoli che avevi con i bambini, coccolavi anche noi pur di alleviare questo già non facile periodo. Bella come la tua terra, la Sicilia, il cui accento mi ricordava i miei primi tempi in questa terra. Calda come quel sole di stamattina io ti voglio ricordare, un sole che ti abbraccia, che ti fa stare bene. Quando il caldo sole invernale ci riscalderà saprò che in alcuni di quei raggi ci sarai tu che con il tuo dolce sorriso ci sarai ancora da conforto.
Ciao Vanessa, grazie per tutto il bene che in questo poco tempo ci hai regalato”.