CIVATE – In tantissimi, civatesi e non, hanno voluto dare il loro ultimo saluto a Abdoul Compaore, scomparso a soli 16 anni dopo un tragico incidente nelle acque di Abbadia Lariana avvenuto il pomeriggio del 2 giugno mentre era al lago in compagni di alcuni amici.
Abdoul era nato nel Burkina Faso, ma da alcuni anni era residente a Civate insieme al padre e ai due fratellini e frequentava l’indirizzo meccanico dell’istituto professionale Aldo Moro di Valmadrera. Il 2 giugno Abdoul aveva deciso di passare il pomeriggio al lago, così aveva raggiunto Abbadia Lariana in motorino insieme ad alcuni coetanei, dopo qualche tuffo dal pontile il giovane non era più riemerso. Il ragazzo era stato recuperato ancora vivo dai sommozzatori dopo oltre mezz’ora passata sott’acqua, i soccorritori avevano iniziato la rianimazione e poi deciso il trasferimento all’ospedale San Gerardo di Monza dove era stato sottoposto a Ecmo, una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione su pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria acuta grave, refrattaria al trattamento farmacologico, ma dopo alcuni giorni di terapia il suo cuore ha smesso di battere.
Sabato pomeriggio la bara di legno chiaro in cui riposa Abdoul è stata posizionata all’esterno del campo da calcio comunale di Civate e amici e parenti si sono stretti per dare al giovane l’ultimo saluto. La famiglia di Abdoul è musulmana per questo il funerale del ragazzo è stato celebrato secondo il rito islamico, attorno al feretro si sono sistemati gli uomini, mentre le donne si sono raggruppate a destra poco distanti. L’Imam di riferimento della comunità religiosa a cui appartiene la famiglia Compaore ha recitato le preghiere funebri e i seguito anche gli amici di Abdoul hanno letto i loro messaggi, tra questi anche i compagni della squadra di calcio della polisportiva San Vito con la quale il giovane aveva partecipato ai tornei organizzati all’oratorio parrocchiale.
“Nonostante il dolore e il vuoto che c’è ora, dobbiamo correre in avanti e non fermaci, proprio come facevi tu, ci vediamo mercoledì in oratorio come sempre” questo è il commosso messaggio degli amici di Abdul che per l’occasione hanno indossato una maglietta bianca con stampate sul retro un’immagine colorata dell’Africa e la scritta “Abdoul 32”, i ragazzi poi hanno posato sul feretro del giovane la fascia da capitano usata per i tornei di calcio.
Ai funerali hanno preso parte anche i professori dell’istituto Aldo Moro, il parroco di Civate don Gianni De Micheli, il sindaco di Abbadia Lariana Cristina Bartesaghi e il primo cittadino civatese Baldassarre Mauri che ricorda Abdoul affermando: “Conoscevo personalmente Abdoul, era un ragazzo solare e mi salutava allegramente ogni volta che ci incontravamo per le vie di Civate, questo tragico incidente addolora tutta la nostra comunità che oggi non ha voluto mancare all’ultimo saluto”.
Dopo il rito religioso il feretro di Abdul è stato portato in spalla dagli uomini della sua comunità fino dentro al cimitero comunale dove è stato seppellito nella zona del campo comune.