A Lecco non c’è nessun caso accertato di contagio da Coronavirus
Ma i supermercati presi d’assalto riflettono la paura di imminenti chiusure
LECCO – La Regione chiude luoghi d’aggregazione e intrattenimento, chiese e musei. In città, come fuori dai Comuni lombardi dell’area rossa, invece, rimangono attivi i trasporti pubblici e aperti i supermercati. Nonostante questo i negozi d’alimentari e i centri commerciali sono stati presi d’assalto.
Code alle casse e scaffali vuoti. Siamo stati all’Iperal di via Montegrappa. Il dispenser dell’Amuchina è vuoto, gel igienizzanti per le mani sono introvabili anche fra le corsie, così come i flaconi di disinfettante e le salviettine umidificate. Scarseggiano anche i prodotti alimentari più consumati: pasta, cracker, pane in cassetta.
“Prendo qualcosa in più, anche se non sto trovando molto – commenta una signora -. C’è paura e allarmismo, ma è comprensibile”. Un ragazzo invece fa la spesa con la mascherina: “E’ necessaria, sono immunodepresso – spiega -. La spesa è più del solito, ma perché chiuderanno strade e edifici, mi porto aventi onde evitare di rimanere senza niente”.
Una mamma con il proprio bimbo prende dei prodotti da forno: “C’è preoccupazione. Ho notato che pasta e Amuchina scarseggiano. Il peggior rischio, però, è l’ignoranza, basta mettere in atto le misure di prevenzione e saremo tranquilli”.
Dopo le 18, all’Esselunga di Lecco la situazione non è molto diversa, carrelli colmi, scaffali vuoti e lunghe attese per pagare.