False fatture e false cooperative: in 22 denunciati dalla Gdf

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MERATE โ€“ Anche la provincia di Lecco รจ coinvolta nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Como che all’alba di oggi ha dato esecuzione all’ordine di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Como su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Le attivitร  di indagine svolte dalla Compagnia di Olgiate Comasco e dal Gruppo Como, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Como,ย  Nicola Piacente, e dirette dal Sostituto Procuratore, Pasquale Addesso, hanno consentito di ricostruire una articolata frode fiscale attuata da diciotto cooperative dal 2011 al 2015 con l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un importo complessivo di 20 milioni di euro, finalizzate alla creazione di fittizi crediti Iva a favore di un consorzio i cui amministratori di fatto si sarebbero arricchiti recuperando i falsi crediti d’imposta dallo Stato.

Ventidue i denunciati nelle province di Como, Lecco, Varese, Monza Brianza, Reggio Calabria e Messina,di cui 18 ‘prestanome’ a capo delle cooperative, tra queste una con sede legale a Merate.

โ€œLe cooperative sono risultati meri contenitori della forza lavoro, gestite dalla stessa governance del consorzio, su cui dirottare gli adempimenti tributari che non sono stati mai assoltiโ€ spiegano dalla Finanza.

Il meccanismo prevedeva che le cooperative emettessero fatture non nei confronti del cliente ma al consorzio, che poi a sua volta emetteva la fattura verso il reale beneficiario del servizio ma ad una cifra piรน bassa rispetto a quella, al ‘rialzo’,ย  fatturata dalla cooperativa. Questo consentiva di generare un credito d’imposta recuperabile dal consorzio e dava a quest’ultimo, che partecipava ad appalti per accaparrarsi i lavori, una facciata di credibilitร  e competitivitร  sul mercato.

A gestire di fatto il consorzio, secondo gli accertamenti della finanza, c’erano quattro persone, tre residenti a Lomazzo (due dei quali padre e figlia) ed una donna residente a Merate (A.M.).

Loro, che formalmente risultavano disoccupati, per gli inquirenti gestivano invece il personale delle cooperative, davano ordini e si occupavano dei rapporto con fornitori e clienti da un ufficio di Lomazzo. Sono ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili.

Nel corso delle operazioni sono giร  stati sequestrati 4 immobili di cui 1 villa con 14 vani sita a Gioia Tauro, denaro contante depositato in 89 conti correnti e 2 autoveicoli.