Acchiappati i vandali delle scritte sui muri. La Polizia Locale di Lecco, nel pomeriggio di ieri, giovedì, ha infatti individuato e fermato una decina di ragazzi che stavano imbrattando i muri nel centro cittadino. L’operazione è stata condotta grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini, che hanno denunciato l’episodio al Comando lecchese.
Erano le 16 circa, quando agli agenti è giunta una segnalazione telefonica che informava della presenza di un gruppo di ragazzi che stavano facendo delle scritte sui muri di Vicolo Aronne Cima, nel centro cittadino. Tempestivo l’intervento del personale in forza al Comando che, grazie all’aiuto di alcuni testimoni, ha individuato il gruppetto di giovani, tutti minorenni, e li ha accompagnati al Comando per l’accertamento dei fatti.
Due dei ragazzi (entrambi quattordicenni, residenti in Comuni della provincia di Lecco) sono stati trovati in possesso di bombolette spray e hanno confessato di aver imbrattato i muri di Vicolo Aronne Cima, escludendo gli altri componenti del gruppo (tutti minorenni e provenienti dalle province di Bergamo e Milano). I genitori dei ragazzi coinvolti sono stati convocati e hanno raggiunto i proprio figli presso il Comando per le procedure di rito.
«L’operazione – spiega il Comandante Franco Morizio – è il frutto della positiva e costante collaborazione tra Polizia Locale e cittadini. I passanti che hanno notato i ragazzi imbrattare i muri in centro, avvertendo subito il Comando, hanno consentito che la nostra azione fosse efficace e tempestiva. Una volta fermati questi giovani, abbiamo lavorato in stretto contatto con il Tribunale dei Minori di Milano e con i servizi sociali di tutti i Comuni dai quali provenivano i fermati. È stata un’operazione delicata, poiché tutti sono minorenni. Prosegue ora la nostra attività d’indagine, in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine, per individuare i responsabili anche degli altri imbrattamenti e, grazie a una pressante azione di controllo e presidio del territorio, evitare in futuro il ripetersi di questi episodi. Stiamo verificando i collegamenti tra questo e gli episodi avvenuti in Città nelle scorse settimane. Certamente tutti i ragazzi fermati ieri, dopo l’esperienza vissuta e le conseguenze alle quali andranno incontro, ci penseranno due volte prima di prendere in mano ancora una bomboletta spray».