I Lecchesi come “formichine”, tra i più risparmiosi d’Italia

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    Un’accurata indagine fatta dal Sole 24 Ore parla chiaro, le famiglie lecchesi dal 2007 sono diventate più “risparmiose”, con i depositi bancari che hanno fatto registrare una variazione percentuale del +8,1% (al netto dell’inflazione). Si è passati da una somma media  depositata di 27.014 euro per famiglia (dato che risale al 31 dicembre 2007), agli attuali 31.047 euro (dato del 5 maggio 2011).

    Nella classifica generale delle provincie italiane Lecco rientra nella “top ten” attestandosi al 6° postoIn testa c’è Rimini con un +19,8% (dato che potrebbe risentire della riformulazione dei confini dovuti al passaggio di alcuni Comuni pesaresi alla provincia di Rimini), seguita da L’Aquila + 19,3% e Biella + 11,2%. Al quarto posto si posiziona Torino +9,8%, quindi Ferrara +8,8% e Lecco +8,1%. I vicini di casa di Como sono al 28° posto con un +2,1%, meglio i valtellinesi di Sondrio che condividono l’11° posto con Treviso (+ 5,7%), poco meglio Milano che fa registrare un +5,9 che gli vale il 10° posto. Chi sta risparmiando di meno rispetto al 2007 sono i bergamaschi che scivolano al 78 posto con un – 5,8%.
    La maglia nera spetta gli abitanti di Crotone che risultano essere i mano “risparmiosi” o i più “spendaccioni” (dipende dai punti di vista) e che fanno registrare un –15,4% rispetto al 2007 quando i risparmi medi per famiglia si attestavano sugli 11 mila e 590 euro, oggi il dato rilevato è di 10 mila e 595 euro, ossia 995 euro risparmiati in meno per famiglia.
    Chi invece non ha subito variazione alcuna rispetto a 4 anni fa è la provincia di Foggia, anche se il dato potrebbe aver risentito della costituzione della nuova provincia di Barletta-Adria-Trani.

    Complessivamente l’Italia fa registrare un +0,6%, ma guardando i dati per singola Regione si evidenzia un Paese diviso in due con 11 Regioni che incrementano i risparmi e 9 che dimuiscono. Sotto la lente di ingrandimento delle 99 Province ben 65 riparmiano meno rispetto al 2007. (Classifica Generale).

    E’ chiaro che diventa sempre più difficile risparmiare quando gli stipendi rimandono al palo e il costo della vita continua a crescere. Nonostante ciò Lecco si dimostra città virtuosa e probabilmente, proprio nel bel mezzo della buriana, ha deciso di essere più avveduta tornando a risparmiare.