Incredibile a Campo de Boi: gli puntano un coltello alla gola per derubarlo

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LECCO – Poteva finire male, davvero male, per Maurizio Spreafico, proprietario di una baita situata in località Campo de Boi, località posta sulle pendici del monte Magnodeno. Sabato scorso, intorno a mezzanotte, gli si sono parati davanti quattro individui: uno di loro gli ha puntato un coltello alla gola, mentre un secondo lo teneva per il collo, il tutto con la chiara intenzione di derubarlo. Ma quando i suoi due cani sono intervenuti, aggredendo i delinquenti e consentendogli così di fuggire, Spreafico è riuscito a guadagnare la propria dimora, chiudendosi in casa.

A quel punto i quattro malviventi, forse per cercare di depistare o forse per causare solo danni indispettiti dalla fuga della loro vittima, hanno appiccato un incendio in una porzione di bosco vicino alla baita di Spreafico.
Dopo poco, Spreafico, assicuratosi che i malviventi se n’erano andati, è subito intervenuto per spegnere l’incendio, riuscendo nell’operazione, mentre la moglie si è premurata di chiamare i Carabinieri, giunti poi sul posto.

Ieri, martedì, la vittima dell’aggressione si è presentata alla Caserma di Lecco per presentare regolare denuncia.

“Non nascondo di aver vissuto attimi di grande tensione – commenta Spreafico – Ho aspettato come sempre la mezzanotte per uscire a far passeggiare i miei due cani, quando mi sono trovato di fronte questi 4 soggetti. Mi hanno squadrato, guardandomi male e senza proferir parola, poi uno di questi mi ha puntato il coltello alla gola, mentre un secondo mi ha preso per il collo. Per fortuna sono intervenuti i miei cani, uno dei quali particolarmente aggressivo, che hanno azzannato i malviventi permettendomi di scappare e rifugiarmi in casa”.

 

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Un episodio gravissimo, senza precedenti, anche se in zona, come spiega lo stesso Spreafico, non è la prima volta che accadono atti di vandalismo e furti. “Questa è una sola delle decine di volte che in zona avvengono furti e vandalismi – racconta – come del resto è accaduto in zona Costa e località limitrofe”.

Raid che effettivamente stanno avvenendo con una certa frequenza in zone appartate di bassa montagna, come per esempio i furti di inizio maggio sulle pendici del San Martino e Corno Medale, in quell’occasione furono visitate la baita degli Alpini di Castello, il baitello del Gruppo Escursionisti Rancesi, la baita di un privato e nell’elenco ci finì persino l’oratorio di San Giovanni (vedi articolo): E’ invece di questa mattina, la notizia che abbiamo dato ( I ladri colpiscono a S. Pietro al Monte: rubati attrezzi da lavoro) del furto avvenuto nella notte tra domenica e lunedì all’abbazia di San Pietro al Monte sopra Civate.

“Una situazione preoccupante, ma alla quale bisogna rispondere con coraggio e senza timori, altrimenti questa gente si fa forza e prende il sopravvento. Per quanto mi riguarda sabato prossimo torno a Campo de Boi, ci mancherebbe altro. E’ casa mia!”, conclude Spreafico.

 

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