M.te Marenzo: si cerca una nuova “casa” per gli evacuati

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M.TE MARENZO – Quarta notte fuori casa per le 120 persone evacuate dopo la frana che ha colpito un abitato della frazione levata di Monte Marenzo e ne dovranno passare almeno un’altra cinquantina prima che possano rientrare nelle loro abitazioni.

Questo il tempo che richiederebbe la messa in sicurezza dell’area e già dalla mattina di lunedì i tecnici di RFI hanno lavorato per neutralizzare il pericolo di una nuova caduta massi dalla montagna, anche per poter riattivare la linea ferroviaria Lecco-Bergamo, tuttora interrotta tra le stazioni di Calolzio e Cisano Bergamasco.

Nel frattempo, se 40 famiglie hanno trovato ospitalità da parenti, per altre 20 urge il problema di una collocazione più stabile e confortevole dopo la prima accoglienza nella palestra comunale. Alberghi, case di ospitalità, diverse le strade che si starebbero vagliando. In campo per cercare una soluzione anche la Protezione Civile:

“Nella giornata di lunedì abbiamo compiuto diversi sopralluoghi, valutando alcune strutture che potrebbero essere idonee a garantire ospitalità agli sfollati – ha spiegato il coordinatore provinciale della Protezione Civile, Giuseppe Bonacina – si tratta di immobili situati nei pressi della frazione Levata, perché crediamo necessario che le persone non si allontanino dal loro ambiente abitativo, affinché la loro vita non venga ancor più stravolta”.

Scartata in un primo momento l’opzione tende, soluzione ritenuta estrema sia per gli sfollati sia per chi si troverebbe a dover gestire il campo, Bonacina ha riferito di aver dato delle indicazioni all’amministrazione comunale riguardo ad alcuni edifici non lontani dalla zona colpita: “Ora aspettiamo il via libera, dopodiché saranno necessari le verifiche di Asl e Vigili del Fuoco. Speriamo avvenga tutto nel minor tempo possibile”.

Già, perché il tempo sta logorando il morale degli stessi sfollati: uno dei residenti, l’altra notte,  pare volesse rientrare nella propria abitazione e per convincerlo a desistere sono dovuti intervenire i Carabinieri.

“La zona è interdetta per ragioni di sicurezza – ha sottolineato Bonacina – è possibile rientrare negli appartamenti per recuperare le proprie cose solo se accompagnati e per brevissimi momenti”.

Nella serata di lunedì, durante il consiglio provinciale, l’assessore provinciale Franco De Poi ha fatto sapere che con molta probabilità verrà istituita una tendopoli, possibilità vista con favore dall’amministrazione comunale di Monte Marenzo.