MANDELLO – Tre vescovi e un gran numero di sacerdoti oggi a Mandello per l’ultimo saluto a monsignor Gianni Gatti, l’ex rettore del Seminario di Como ed ex parroco del Sacro Cuore (guidò la parrocchia mandellese per ben ventidue anni, dal 1986 al 2008). Un rito funebre svoltosi in una chiesa gremita di fedeli, presenti le autorità civili e militari del paese, il gonfalone del Comune, i labari e gagliardetti del Soccorso degli alpini e del locale gruppo Ana con una delegazione di volontari del “pronto intervento” e delle penne nere.
Un rito funebre preceduto dalla celebrazione del Rosario davanti alla bara in legno appoggiata a terra, appena prima dei gradini che conducono all’altare. Sopra, il libro dei Vangeli e, davanti, un semplice cuscino di rose. All’esterno della chiesa il libro delle firme e, accanto, una bella fotografia di don Gianni.
A celebrare le solenni esequie il vescovo di Como monsignor Diego Coletti, il vescovo di Cremona monsignor Dante Lafranconi (originario di Mandello) e monsignor Franco Festorazzi, vescovo emerito di Ancona-Osimo. A rivolgere a don Gianni il primo ideale indirizzo di saluto sono stati i suoi ex parrocchiani di Gaggino, dove il sacerdote operò dal 1961 al 1971, prima di assumere la carica di rettore del Seminario di Como. “Ha formato una comunità viva e insegnato ai nostri giovani a camminare nella luce della fede – ha detto uno di loro – Ora auspichiamo che don Gianni faccia fiorire quei semi di bene che ha sparso a piene mani”.
All’omelìa il vescovo Diego ha sottolineato la forza e l’energia che animavano don Gianni, “che è stato per noi – ha affermato – un punto di riferimento”. “Quando l’altro giorno l’ho incontrato per l’ultima volta – ha aggiunto monsignor Coletti – ho visto un fratello con il volto triste che stava cercando il Signore. Lui è stato l’uomo dell’annuncio della Parola e ha amato il suo Signore e la sua gente. Ha amato il Seminario con tutto il suo cuore e con tutta la sua intelligenza e un giorno ci riuniremo a lui nella vita eterna”.
E’ toccato quindi a monsignor Dante Lafranconi dare lettura del testamento spirituale dell’ex parroco. “Invoco la benedizione di Dio su tutte le persone che ho incontrato nel mio ministero – ha lasciato scritto don Gianni – e adesso io chiedo a loro di pregare per me”. Poi un atto di sincera umiltà: “ Mi dispiace non aver valorizzato fino in fondo i beni ricevuti dal Signore, ma confido nella misericordia di Dio”.
Quindi il “grazie” del vescovo Diego Coletti. E l’ultimo suo appello ai mandellesi: “Conservate l’affetto e la stima per questo grande prete che ha speso la sua vita per Gesù e per il Vangelo”. Un lungo applauso e la bara ha lasciato la parrocchiale del Sacro Cuore per un’ultima preghiera sul sagrato, prima di raggiungere il cimitero del paese.