L’Airoldi e Muzzi, che ospita Carlo Gilardi, contro “Le Iene” di Italia Uno
La casa di riposo di Lecco sporge denuncia per tutelare il buon nome dell’istituto
LECCO – “Siamo profondamente amareggiati dalle manipolazioni giornalistiche con le quali la trasmissione “Le Iene” ha trattato i nostri Istituti, che da ben 450 anni rappresentano una Istituzione pubblica benefica per la città di Lecco e la sua provincia e che hanno da sempre al centro della propria mission il prendersi cura con elevata dedizione e assoluta professionalità delle persone più deboli”.
E’ quanto riferito in una nota dalla casa di riposo di Lecco, finita anch’essa nel mezzo della vicenda del sig. Carlo Gilardi di Airuno, di cui si è occupata la trasmissione televisiva di Italia Uno.
“Il ricovero del signor Carlo Gilardi – spiegano – è avvenuto secondo provvedimenti autorizzativi emessi dal Tribunale di Lecco su proposta dell’Amministratore di sostegno per la cura e protezione dello stesso considerando che, proprio in questi giorni, è notizia pubblica, è stato chiesto il rinvio a giudizio per 7 persone con l’accusa di circonvenzione di incapace. L’amministratore di sostegno si sta adoperando, in accordo con le Istituzioni pubbliche competenti, per ricreare le condizioni ambientali e relazionali per permettere al signor Gilardi un rientro in totale sicurezza verso la propria casa”.
“Le dichiarazioni tramesse a carico di presunti lavoratori del nostro Istituto, insieme a molte falsità – aggiungono – oltre che essere lesive della privacy del sig. Carlo trasmettono una realtà distorta e forzata rispetto alla situazione attuale”.
Dalla RSA fanno sapere di aver “già dato mandato ad un nostro legale di fiducia per sporgere denuncia contro tutti i soggetti responsabili, a tutela degli Istituti, degli altri ospiti e dei tanti operatori che con responsabilità hanno e continuano a lavorare in situazioni di criticità a seguito dell’emergenza sanitaria in corso”.