Indagine contro lo spaccio di droga in Valseriana
Diciotto ordinanze di custodia cautelare eseguite dai Carabinieri di Clusone. Perquisizioni anche a Oggiono
OGGIONO – E’ scattata all’alba di questa mattinata l’operazione antidroga dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo che ha riguardato anche il territorio lecchese: i militari hanno dato esecuzione in tutto a 18 ordinanze cautelari di cui 8 in carcere, 2 in regime di arresti domiciliari ed altre 8 di “obbligo di dimora” nei confronti di 14 uomini e 4 donne.
I carabinieri bergamaschi sono stati supportati in fase operativa da militari dei Comandi Provinciali di Lecco e Caserta nonché del Nucleo Cinofili e del Nucleo Elicotteri di Orio al Serio.
Sono state effettuate anche 14 perquisizioni a carico di soggetti risultati a vario titolo in collegamento con i destinatari delle misure ed emersi durante le varie fasi investigative. Proprio nel lecchese, a Oggiono, è stata effettuata una di queste perquisizioni nei confronti di un soggetto che, secondo gli inquirenti, si sarebbe rifornito della droga attraverso l’organizzazione di spacciatori attenzionata dall’indagine. Una perquisizione che avrebbe dato esito negativo.
Oltre 4 kg di droga sequestrata
L’operazione denominata “Seriana Blanca”, condotta dalla Compagnia di Clusone, giunge a conclusione di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, iniziata a settembre 2020 che aveva già portato anche all’arresto in flagranza di 13 persone, al sequestro di circa 20.000 euro in contanti, 4 kg di stupefacente tra hashish e cocaina ed all’identificazione di oltre un centinaio di assuntori di sostanze stupefacenti che verranno ovviamente segnalati alle competenti Prefetture.
Le perquisizioni di oggi, fanno sapere i Carabinieri, hanno inoltre portato alla denuncia a piede libero di ulteriori 5 persone avendo rinvenuto in loro possesso circa un etto di cocaina ed eroina oltre a 4.000 euro in contanti come evidente provento dell’attività di spaccio.
Spaccio nei supermercati
Un centro dell’indagine è finito un quarantenne straniero, per gli inquirenti, “punto di riferimento” per il rifornimento della piazza di spaccio nel Comune di Gazzaniga, area centrale della Valseriana, mercato che è risultato poi estendersi anche al resto della provincia di Bergamo fino a raggiungere i confini con il lecchese ed il milanese.
Si è riscontrato poi che l’organizzazione, oltre i classici sistemi di spaccio al dettaglio nelle case o nei cortili delle abitazioni, aveva predisposto anche un particolare sistema che vedeva alcuni soggetti incontrare i clienti nei corridoi di supermercati di località isolate dove posizionavano persone con il ruolo di vedette già nelle aree di parcheggio degli stessi esercizi.