Pena di 4 anni per Alice Brignoli, bulciaghiese partita per la Jihad in Siria
Ha iniziato un percorso di de-radicalizzazione. “Sono una persona diversa. Voglio ripartire dai miei figli”
MILANO / BULCIAGO – E’ stata pronunciata questa mattina, in tribunale a Milano, la sentenza nei confronti di Alice Brignoli, la donna partita nel 2015 da Bulciago insieme al marito Mohamed Koraichi e figli per raggiungere la Siria e unirsi all’Isis.
Quattro anni di carcere (e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici) la pena che le è stata inflitta con l’accusa di terrorismo internazionale. Una condanna ridotta di un terzo essendo stato scelto il rito abbreviato. La Procura, nella precedente udienza, aveva chiesto per lei una condanna a 5 anni.
Alice Brignoli era stata arrestata nel settembre dello scorso anno grazie ad un’operazione del Ros dei Carabinieri, che l’hanno raggiunta in un campo profughi gestito dai curdi e l’hanno riportata in Italia insieme ai quattro figlioletti, di cui uno nato in Siria.
La donna, 42 anni, ha iniziato un percorso di recupero e de-radicalizzazione in carcere e prima che venisse pronunciata la sentenza, in videocollegamento con l’aula del tribunale, ha espresso delle dichiarazioni spontanee: “Sono una persona diversa, non ho mai voluto fare soffrire i miei figli e vorrei ripartire da capo, con loro, se mi fosse concessa la possibilità di farlo”.
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