LECCO – Ottenuto il via libera dal Comune, la Nostra Famiglia si prepara a fare i bagagli e traferirsi in quella che, una volta costruita (tra 18 mesi secondo le previsioni), sarà la sua nuova sede in via Belfiore 49, non troppo distante dall’ospedale Manzoni.
Attualmente l’associazione è presente nel capoluogo in due immobili dislocati in via Agliati e corso Matteotti che andrebbero rimesse a norma e ampliati ma la ristrutturazione non sarebbe possibile a causa dei vincoli storici che graverebbero sui due edifici.
Quindi l’individuazione di un’area dove far sorgere la nuova sede lecchese trovata a Germanedo, di proprietà della società Valassi Costruzioni, dove ci sarebbe la possibilità di accrescere anche i posti auto dagli attuali 13 a 46.
Il tutto è dovuto passare lunedì sera dal Consiglio Comunale, alla presenza dello stesso Vico Valassi che ha osservato i lavori dell’aula, tenuto ad approvare il permesso di costruire in deroga al PGT per un aumento di volumetria di circa 200mq e cambiare la destinazione d’uso riconoscendola come opera privatistica di interesse pubblico.
Una decisione appoggiata dalla quasi totalità dei consiglieri, ma che ha dato spazio anche a delle critiche all’interno della stessa maggioranza, come quella di Ezio Venturini che ha denunciato “l’infelicità dell’area” prescelta, “incominciando dall’accesso composto da una strada di piccole dimensioni con un parcheggio molto distante dal futuro centro” con eventuali disagi agli utenti.
Dal PD, Stefano Angelibusi ha sottolineato come il provvedimento sia dovuto alla mancanza di un piano dei servizi: “Lì attorno ci sono aree di destinazione d’uso diversa e dovremo interrogarci se modifica coinvolge qualche altro soggetto e se sì come gli risponderemo”.
Senza poi contare l’aspra critica di Sandro Magni (“Mi piacerebbe vedere se ci sarebbe stato lo stesso trattamento per altri privati”), totalmente discordante da quanti, dalla maggioranza e dall’opposizione, hanno sottolineato il ruolo svolto da La Nostra Famiglia per i disabili e per le loro famiglie, così come la necessità di mantenere una sede nel capoluogo.
“Le criticità possono essere superate in fase attuativa ma è stata imposta nessuna forzatura alle regole” ha rassicurato il sindaco Virginio Brivio. Da Appello per Lecco, Alberto Invernizzi ha tagliato corto: “Perché discutere? Sappiamo tutti chi è La Nostra Famiglia e che cosa sta facendo per il nostro territorio”.

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