LECCO – Presi e denunciati dai Carabineri della Compagnia di Lecco, agli ordini capitano Francesco Motta, i due “writer” che negli ultimi tempi avevano imbrattato e danneggiato numerosissimi edifici a Lecco. Non solo, i due sarebbero responsabili di altre centinaia di episodi simili commessi tra le province di Lecco, Bergamo, Milano e Sondrio.
A conclusione delle relative indagini, i Carabinieri di Lecco hanno denunciato per danneggiamento e imbrattamento di edifici pubblici gli autori di una lunga serie di simili azioni che si sono verificate ultimamente a Lecco, tra via Bovara e via Mascari. I due sono ritenuti responsabili anche di aver commesso analoghi raid in molti comuni della provincia di Lecco, e in quelle limitrofe di Bergamo, Sondrio e Milano.
Da tempo i militari dell’Arma erano sulle loro tracce, e a seguito dei recenti episodi che si sono verificati a Lecco, attraverso mirati accertamenti, i Carabinieri hanno ristretto il cerchio su alcuni soggetti, riuscendo a focalizzare la loro attenzione nei confronti di due giovani residenti a Colico (LC), si tratta di F. B., 21enne, e J. N. 20enne, entrambi studenti, che a seguito dei primi riscontri sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Di conseguenza è scattata la perquisizione presso le abitazioni di residenza dei due indagati, e quando i Carabinieri di Lecco e Colico (LC) sono entrati all’interno hanno avuto sin da subito la conferma che i due erano i responsabili che stavano cercando. Infatti a loro carico sono stati acquisiti inconfutabili elementi di prova poiché, oltre a rinvenire complessivamente ben 181 bombolette spray di vari colori, numerosi pennarelli indelebili, due paia di guanti e tre passamontagna utilizzati all’occorrenza per non farsi riprendere da eventuali telecamere o, comunque, per non farsi riconoscere da testimoni oculari, hanno trovato della documentazione e degli appunti con degli “schizzi” in cui i due graffitati hanno trascritto e/o dipinto i disegni con le date ed i luoghi dove sono state eseguite la maggior parte delle “opere”. Inoltre, sono stati rinvenuti svariati articoli di stampa in cui vi erano riportate le notizie afferenti alle lamentele della cittadinanza in merito ai danneggiamenti ed imbrattamenti da loro effettuati.
Tutti i disegni attribuibili alla mano dei due indagati, come da consuetudine, sono contraddistinti dai “Tag”, che sarebbero gli pseudonimi che i “writers” sono soliti utilizzati e che corrispondono alla firma dell’autore. Attraverso gli opportuni accertamenti, si ritiene che il tag “SCP”, che starebbe ad indicare “STILOSI COME POCHI”, verosimilmente è attribuibile alle opere eseguite insieme dai due soggetti, mentre i tag “Meko” e “Jshit” corrispondono rispettivamente alla firma del primo e del secondo soggetto, e sono riportate sulle opere eseguite.
In relazione al copioso materiale sequestrato nel corso della perquisizione, le indagini dei militari dell’Arma sono tuttora in corso al fine di poter ricostruire tutti gli episodi di danneggiamento che sono stati commessi nella maggior parte dei casi a Lecco e provincia, ed in particolare nei comuni di Abbadia Lariana, Airuno, Bellano, Brivio, Calolziocorte, Cesana Brianza, Cernusco Lombardone, Civate, Colico, Dervio, Dorio, Lierna, Mandello del Lario, Olgiate Molgora, Valmadrera e Varenna, ma anche nelle province limitrofe di Bergamo, ed in particolare nei comuni di Mapello e Pontida, in quella di Sondrio, ed in particolare nei comuni di Morbegno, Talamona, Novate Mezzola, Ardenno, Delebio, Chiavenna, nonché in quella di Milano.
Al riguardo, proprio per far emergere l’innumerevole serie di imbrattamenti, si inviano i cittadini che si ritengono danneggiati da disegni che riportano la firma riconducili a tali soggetti, a presentarsi presso il Comando Stazione Carabinieri di Lecco di Corso Martiri della Liberazione, ovvero presso un qualsiasi presidio dell’Arma territoriale, per sporgere denuncia.
Si ricorda, infine, che anche l’anno scorso i militari della Compagnia Carabinieri di Lecco avevano individuato e denunciato gli autori di analoghi episodi di danneggiamento, in località Moregallo di Mandello del Lario (LC).

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