LECCO – “Ieri sera non sono arrivato in tempo alla seduta del Consiglio Comunale e questo ha causato la mancanza del numero legale e la conseguente possibilità di discutere i temi iscritti all’odg e di questo me ne scuso”. Inizia così la lettera del consigliere comunale di Appello per Lecco, Giorgio Gualzetti, scritta all’indomani della seduta a Palazzo Bovara saltata per la mancanza del numero legale a causa di cinque assenze tra le fila delle maggioranza, che hanno smosso l’opposizione ad abbandonare.
Tra gli assenti c’era o stesso Gualzetti, arrivato giunto all’ultimo momento in Consiglio, forse senza aspettarsi quanto nel frattempo stava accadendo:
“In questa legislatura i consiglieri di Appello per Lecco si sono sempre dimostrati responsabili e determinanti per il regolare svolgimento dei lavori delle commissioni e del consiglio comunale e non sarà certo un involontario e più che giustificato ritardo a mettere in discussione tutto ciò – ha spiegato – Riguardo alle affermazioni del consigliere Pasquini mi sento di rispondergli che esiste un modo di fare politica diverso da quello dei giochetti, dei ricatti, delle cose tenute nascoste e tirate fuori nel momento giusto. Questo modo di fare politica non mi appartiene, non ci appartiene”.
“Il nostro essere e fare trasparente e onesto all’interno di questa amministrazione e di questa maggioranza è sotto gli occhi di tutti. Noi le cose che dovevamo dire come consiglieri e come associazione le abbiamo sempre dette e le cose che abbiamo fatto le abbiamo sempre dette prima di farle. Spero, anzi sono sicuro, che anche il consigliere Pasquini nel corso della sua lunga esperienza all’interno dell’amministrazione di questa città, durante la quale ha ricoperto anche ruoli importanti, si sia sempre mosso con gli stessi principi di trasparenza e di lealtà che ci hanno sempre contraddistinto”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































