Si fingeva carabiniere per truffare gli anziani: arrestato

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Il presunto autore delle truffe filmato in via Nava
Il presunto autore delle truffe filmato in via Nava
Il presunto autore delle truffe filmato in via Nava

 

LECCO – Prima la chiamata di un sedicente avvocato che avvisava l’anziano che il proprio figlio era trattenuto in caserma per multe non pagate e dell’arrivo imminente di un carabiniere per ritirare la somma, generalmente 3 mila euro, presso la casa dello stesso genitore: questo il modo con cui avveniva il raggiro con il quale in città sono stati truffati diversi anziani. Il truffatore agiva in borghese, senza tesserini di riconoscimento taroccati, bastava presentarsi verbalmente come miliare per conquistare la fiducia dei truffati.

Undici in tutto i casi, tra raggiri compiute e tentativi non andati in porto, che ci sono registrati a Lecco a partire da novembre fino a martedì quando è stato arrestato il presunto responsabile di almeno tre di questi casi: si tratta di un giovane napoletano, Marco Sarnelli, classe 1988, arrestato dai carabinieri, quelli veri, alla stazione ferroviaria di Lecco.

I punti della città dove si sono verificati gli episodi di truffa
I punti della città dove si sono verificati gli episodi di truffa

 

Ad incastrarlo i filmati del sistema di video sorveglianza cittadino che lo hanno immortalato martedì in via Nava, mentre citofonava e si faceva aprire il portone all’ingresso dalla sua ultima vittima, una donna di 87 anni alla quale poco prima era giunta la chiamata del “legale” per informarla che la figlia si trovava in caserma per i debiti contratti con lo Stato e che avrebbe dovuto versare i tre mila euro al maresciallo Primo, così come si faceva chiamare il truffatore presentandosi alle sue vittime.

Il tenente colonnello Alessandro Giuliani
Il tenente colonnello Alessandro Giuliani

L’anziana si è accorta del raggiro solo dopo aver chiamato sua figlia per avvisarla di aver pagato circa 600 euro, quello che aveva a disposizione in casa, al sedicente carabiniere.

A quel punto la figlia ha lanciato l’allarme e poco dopo i carabinieri hanno localizzato il giovane alla stazione dei treni. I militari del nucleo investigativo, guidati dal luogotenente Giorgio Busreo, conoscevano già il suo volto: in queste settimane avevano analizzato i video sempre delle telecamere cittadine ed ogni volta che veniva denunciato un episodio analogo di truffa, il viso del giovane compariva in città.

Conoscevamo il suo volto, ci mancava il suo nome” ha spiegato il tenente colonnello Alessandro Giuliani, raccontando dell’arresto.

Tutti gli episodi denunciati si sono verificati in centro Lecco; la mattina dell’arresto altri due anziani erano stati contattati telefonicamente ei carabinieri si era appostati in prossimità delle loro abitazioni prima di essere allertati per il raggiro avvenuto in via Nava. Fermato ai binari, l’uomo è stato trovato.

Gli spostamenti del giovane in città e in stazione a Lecco e milano
Gli spostamenti del giovane in città e in stazione a Lecco e Milano

 

“Sapevamo che il soggetto si spostava in treno – prosegue Giuliani – l’auto sarebbe stata troppo rischiosa per lui o per un presunto complice che restava in attesa, con la possibilità di venire fermato per un controllo”.

sarnelliSempre le telecamere hanno ripreso gli spostamenti del 27enne da Lecco alla stazione di Milano dove si presume avrebbe poi preso il treno per Napoli. Mercoledì si è tenuta l’udienza preliminare che ha convalidato l’arresto nei confronti del giovane che è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Napoli e alla presentazione allo polizia giudiziaria per tre volte alla settimana.

Le indagini proseguono per capire se sono attribuibili allo stesso autore anche gli altri episodi e se il presunto colpevole agisse con un complice.

“E’ una vicenda che ci ha toccato profondamente – spiega il colonnello Giuliani, affiancato dal comandante provinciale Rocco Italiano – la fiducia che cerchiamo di guadagnarci ogni giorno con la gente è stata sfruttata da malintenzionati per colpire soggetti deboli. Va ricordato che nessuna forza di polizia bussa a casa delle persone chiedendo denaro. Speriamo che altre vittime possano farsi avanti in caso riconoscano nell’arrestato la persona che li ha truffati”.

Il comandante provinciale Italiano insieme al tenente colonnello Giuliani
Il comandante provinciale Italiano insieme al tenente colonnello Giuliani