Trofeo Scaccabarozzi ai blocchi di partenza. Domenica prossima l’arcinota skymarathon targata Cai Missaglia taglia il traguardo dell’undicesima edizione e lo fa in grande stile: la gara sarà infatti la prova finale del Campionato Mondiale.
I big del circuito Skyrunning World Series si ritroveranno a Pasturo per darsi battaglia lungo il fantastico periplo del gruppo delle Grigne: 43 chilometri e 3500 metri di dislivello (positivo+negativo).
La presentazione della kermesse si è svolta mercoledì nella sala consiliare della Provincia, al tavolo dei relatori il presidente del gruppo organizzatore Paolo Bellavite, il sindaco di Pasturo Guido Agostoni, il segretario della Federazione Italiana Skyrunning Dario Busi, il giovane skyrunnig Stefano Butti (Osa Valmaderera) e come moderatore il giornalista sportivo Maurizio Torri. Assenti giustificati il presidente della Provincia Daniele Nava e l’assessore allo Sport Antonio Rossi. “Li ringrazio per il loro supporto, e mi spiace che nessuno dei due sia presente oggi – ha sottolineato il presidente Bellavite – Mi auguro che almeno uno di loro domenica prossima sia con noi a Pasturo”.
Sempre il presidente ha poi ricordato il grande sforzo compiuto per riuscire a rendere ancora più grande questo evento strappando alla Malesia la tappa decisiva del Campionato del Mondo: “Per questo voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno dato una mano e che si sono messi a disposizione. Da soli, noi missagliesi, non potremmo organizzare tutto questo”. Bellavite non ha mancato di ricordare l’amico Giacomo Scaccabarozzi, socio Cai, uomo Gamma e grande alpinista che ha perso la vita proprio sul Grignone precipitando con il suo deltaplano: “A lui è dedicato questo trofeo e a lui va il nostro ricordo”.
A Stefano Butti è stato dato l’onere e l’onore di avere il pettorale numero 1: “Essere presentato come uno dei protagonisti mi lusinga – ha esordito il 26enne di Valmadrera – Arrivo da una buona stagione durante la quale sono riuscito anche a strappare un inatteso terzo posto al Giir di Mont dietro al vincitore Killian Burgada e all’altro campione Marco De Gasperi, poi sono rientraro nei primi dieci all’Europeo, speriamo di ben figurare anche allo Scaccabarozzi, anche se è la mia prima gara lunga e quindi devo fare esperienza”.
Quindi Butti si è prodigato in una puntuale analisi del percorso: “La prima parte da Pasturo ai Resinelli percorrendo la Traversata Bassa è corribile, quindi direi abbastanza facile. Poi inizia la salita lungo il sentiero delle Foppe fino al rifugio Rosalba, anche qui si può correre. Dal Rosalba alla cima della Grignetta ci si imbatte in una parte tecnica dove si è obbligati a camminare. Dalla cima si comincia la discesa con una prima parte tecnica con catene e poi di corsa fino al rifugio Elisa. Da qui si imbocca la Valcavallina, a mio avviso il punto più affascinante del giro, dove si procederà al passo, poi si scende rifugi Bietti, quindi si effettua la traversata fino al Bogani da dove inizia la dura salita fino al rifugio Brioschi in cima al Grignone (punto più alto della gara 2409m, ndr). La chiave della gara ritengo sia proprio in questo punto, dopo il Brioschi e con circa 4 ore di gara nelle gambe inizia la lunga discesa che porta al Pialeral e da lì ci sono ancora 9 chilometri da correre con uno strappetto che porta alla chiesetta di San Calimero e poi giù fino al rifugio Riva e quindi al traguardo”.
Diffile per Butti fare un pronostico: “Vedo come favoriti Heras, attualmente il più veloce e quello con più fondo. Poi c’è Fernando anche lui è da tenere d’occhio. Per gli italiani Golinelli, se c’è, e nella lotta perchè no, metto anche Butti”.
Il record maschile da battere è quello di Killian Burgada (quest’anno assente) di 4h43′.54” che gli è valsa la vittoria nel 2007; mentre nella categoria femminile il tempo record da battere è di 5h32′.01” firmato da Emanuela Brizio nel 2008 quando venne incoronata vincitrice. Per la cronaca la scorsa edizione ha visto sul podio Heras (4h48′.24”) quindi Pivk e Golinelli; tra le donne prima Varela (5h32′.44”) a seguire Alberts e Brizio.
Il sindaco Agostoni ha invece voluto evidenziare il forte legame tra la montagna e i sani valori a essa legati: “che rendono questo sport un vero sport. Tra i tanti – ha proseguito – come non ricordare il valore dell’amicizia, che in questi anni ha consolidato e cementificato il rapporto tra gli organizzatori e le Istituzioni tutte. E vi garantisco che di questi tempi non è per nulla facile trovare allenaze fra le Istituzioni”.
A tal proposito Agostoni ha ricordato quanto diceva il Cardinale Martini che di tanto in tanto s’inerpicava in anonimato sulle Grigne: ‘Una volta saliti occorre ridiscendere, lavorare, faticare. Ma con nuova forza e nella consapevolezza dell’amicizia’. E credo – ha concluso Agostoni – che questa grande competizione che il comune di Pasturo è orgoglioso di ospitare, sia portatrice di sani valori”.
Tornando alla gara, il programma di sabato 17 prevede, dalle 13.30 alle 19, la consegna dei pettorali presso la scuola elementare di Pasturo; alle 17.30 la messa; alle 18.30 briefing atleti presso la piazza XXV Aprile di pasturo. Domenica 18 il ritrovo degli atleti è previsto per le 6.30 e alle 7.30 la partenza della Skymarathon; alle 9 la partenza della Mezza Maratona (21 km) giunta alle 5^ edizione (Trofeo comune di Pasturo) e alle 1 l’arrivo dei primi concorrenti della Mezza. Alle 12.30 sono previsti gli arrivi dei primi atleti della Skymarathon e alle 15.30 ci saranno le premiazioni.