LECCO – Da oggi è entrato in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza con tracciabilità delle targhe che permetterà di individuare i veicoli sospetti in transito sia in città che nel tratto della Statale 36 in prossimità del capoluogo.
Per la sua operatività, però, bisognerà aspettare il prossimo martedì quando in Prefettura verrà siglato il protocollo tra tutte le forze dell’ordine che metterà nero su bianco i metodi di intervento quando il sistema segnalerà la presenza di automezzi nella “black list” di Questura, Carabinieri, Polizia Locale e Polizia Stradale.
Complessivamente si parla di 40 telecamere distribuite su 20 varchi che coprono il perimetro della città e nove varchi nelle vie cittadine. Uno “scudo”, come è stato definito alla presentazione del progetto, che potrà essere monitorato in quattro centrali operative delle forze dell’ordine, compresa quella della Polizia Locale che giovedì ha aperto le porte ai giornalisti per una dimostrazione di quanto sia efficace il nuovo sistema.
“Per la prima volta è possibile monitorare in tempo reale il transito di veicoli rubati sui quali possono esserci dei delinquenti. Questo tutelerà anche i nostri agenti che, quando sono impegnati nei posti di blocco, fino ad oggi non sapevano, fermando un automezzo, con quali individui avrebbero avuto a che fare” ha spiegato il comandante della Polizia Locale, Franco Morizio.
Il nuovo sistema, monitorando tutti i veicoli di passaggio dai varchi presidiati dalle telecamere, sarebbe in grado anche di individuare i mezzi con revisione o assicurazione scaduta ma per ora, conferma il comandante, l’interesse delle forze dell’ordine è solo riguardo alle auto rubate e per indagini di polizia giudiziaria: “Ci tornerà utile per ricercare quei veicoli che causano un incidente e scappano. Non si vuole far cassa”.
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